• Cristoforo Buondelmonti
• Descriptio insule Crete
• edizione critica
• filologia d’autore
• geografia medievale e umanistica
• umanesimo fiorentino

La tesi propone una nuova edizione critica della Descriptio insule Crete di Cristoforo Buondelmonti (1384-1430 ca.), che aggiorna e rivede profondamente l’edizione di Van Spitael (1981) sulla base di nuove acquisizioni. Preceduta da un’introduzione volta a indagare la peculiare metodologia dell’autore nella stesura della monografia su Creta, la nota al testo fornisce un’approfondita descrizione codicologica dei testimoni manoscritti e ne studia gli intricati rapporti di parentela. Il confronto serrato delle varianti d’autore ha inoltre condotto a una nuova ricostruzione dell’articolato iter redazionale, distinguibile in tre tappe: a una prima versione, nata sotto forma di resoconto personale all’amico Niccolò Niccoli dell’esplorazione cretese e tràdita dal manoscritto Laurenziano Pluteo 29.42, segue una versione più ampia, testimoniata dal Chigiano F. IV. 74 e dal codex deperditus ex-Baden, a sua volta superata da una terza e ultima redazione, tràdita dal Rossiano 703 e dal codice MS-G-13 di Düsseldorf (non considerato nella precedente edizione dell’opera), che costituiscono la base per il nuovo testo critico. Quest’ultimo è corredato da una doppia fascia di apparato, in cui si segnalano le varianti d’autore delle due precedenti redazioni e gli errori di tradizione. Cruciale si è rivelato proprio lo studio diacronico dei vari stadi evolutivi dell’opera, dal quale è emersa con chiarezza la volontà di Buondelmonti di sprovincializzare la propria relazione di viaggio, nata in un contesto squisitamente fiorentino, e rivestirla di un apparato letterario ed erudito più in linea con le rinnovate esigenze della stagione umanistica.

English version:
The thesis proposes a new scholarly edition of Descriptio insule Crete by Cristoforo Buondelmonti (ca. 1384-1430), which updates and deeply revises the edition by Van Spitael (1981) on the basis of new acquisitions. Preceded by an introduction aimed at investigating the peculiar methodology of the author in the writing the monograph about Crete, the Note to the Text provides a thorough codicological description of the manuscript witnesses and the study of their intricate relationships. The close comparison of the author’s variants has also led to a new reconstruction of the complex editorial process, distinguishable in three stages: a first version, born in the form of a personal report about the Cretan exploration to his friend Niccolò Niccoli and witnessed by the manuscript Laurenziano Pluteo 29.42, was followed by a larger version, witnessed by the Chigiano F. IV. 74 and by the codex deperditus ex-Baden, which was in turn superseded by a third and final version, witnessed by the Rossiano 703 and by the codex MS-G-13 of Düsseldorf (not considered by Van Spitael’s edition), which form the basis for the new scholarly edition. The latter is accompanied by a double band of apparatus, in which the author’s variants of the two previous versions and the errors of tradition are reported. The diachronic study of the various editorial phases of the work has been crucial, and it has clearly shown Buondelmonti’s will to de-provincialize his travel report, born in an exquisitely Florentine context, and to cover it with a literary and erudite stratum more in line with the needs of the humanistic season.