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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03302021-160546


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SABATO, ALESSANDRO
URN
etd-03302021-160546
Titolo
GLI ESPLOSIVI: STORIA, CARATTERISTICHE, IMPIEGO E LEGISLAZIONE
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Parrini, Giuseppe
Parole chiave
  • esplosivi
Data inizio appello
09/04/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/04/2091
Riassunto
Nell’antichità l’uomo usava armi d’urto o da lancio, seguite da spade e pugnali, per combattere e per difendersi dagli animali feroci.
L’invenzione della polvere nera, come miscela di tre elementi fondamentali, quali il carbone vegetale, lo zolfo e il nitrato di potassio (salnitro), ha determinato un’importante rivoluzione nel campo della difesa, nonché per la realizzazione di grandi opere di demolizione civili.
Tale miscela di componenti, le cui proporzioni sono variate nel tempo, ha dato origine ad esplosivi di varia natura ed utilizzo.
Si attribuisce ai Cinesi la nascita della polvere nera già intorno al periodo dal 25 al 220 d.C. seppure la nascita ufficiale si attesta intorno al periodo 600-900 d.C., nel passaggio dalla dinastia Tang all’avvio della dinastia Pe Sung.
Le prime forme di armi furono inventate proprio dai Cinesi, dalle bombe incendiarie, alle bombe esplosive, alle baliste e alle prime forme di rudimentali cannoni.
In Europa si hanno notizie dell’utilizzo di oggetti infuocati lanciati contro navi già dal 1190 a.C., per poi intensificarsi dagli anni 30 d.C.
Diversi furono gli studiosi ed alchimisti che si impegnarono per la realizzazione di varie miscele e procedimenti per la produzione di esplosivi, come Ascanio Sobrero, che inventò la nitroglicerina e Alfred Nobel che ricordiamo per l’invenzione della dinamite.
Definiamo ora il fenomeno dell’esplosione come: “violento rilascio di energia termica o meccanica accompagnato da produzione di calore, luce, rumore e sbalzo pressorio”.
In particolare, le esplosioni si dividono in fisiche, chimiche e nucleari. Per la nostra trattazione, le esplosioni più interessanti saranno quelle chimiche che avvengono a seguito di una reazione di ossido riduzione o di decomposizione.
Distinguiamo tra le reazioni chimiche, la corrosione, la combustione, la deflagrazione e la detonazione. Esse si differenziano principalmente per la diversa velocità di reazione e per il possibile utilizzo dell’energia termica che viene sviluppata dalla reazione chimica.
Analizzeremo, poi, le caratteristiche principali degli esplosivi, che ci permettono di confrontarli tra loro e di misurarne le performances.
Concluderemo la trattazione sulle caratteristiche degli esplosivi con cenni sulla loro struttura chimica e sul loro aspetto fisico.
Gli esplosivi, tuttavia, non sono utilizzati solo per fini bellici; notevoli sono le applicazioni in importanti opere di demolizione civili. Tratteremo di opere di demolizione a cura del dott. Danilo Coppe, geominerario esplosivista che vanta oltre 700 interventi di esplosivistica civile.
In particolare, partiremo dalla demolizione della caserma dei Vigili del Fuoco di Genova nel 1992 fino ad arrivare alla demolizione del Ponte Morandi, nella stessa città, avvenuta nel 2019. Nel corso della trattazione analizzeremo anche l’abbattimento dell’edificio ghetto “Le Vele” di Napoli.
Prima di completare il presente lavoro, analizzeremo la normativa oggi in vigore, relativa alla messa a disposizione, introduzione, detenzione e uso di miscele esplosive sul mercato. Si tratta del regolamento UE 2019/1048 del 20/06/2019, entrato in vigore dall’01/02/2021, emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea.
Questo nuovo regolamento si è reso necessario per le diverse criticità riscontrate nei precedenti regolamenti, per favorire un maggior controllo sul commercio degli esplosivi e sulla concessione di specifiche licenze agli operatori.
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