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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03302021-105631


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GIUNTI, CLAUDIA
Indirizzo email
c.giunti2@studenti.unipi.it, claudia.giunti2@hotmail.com
URN
etd-03302021-105631
Titolo
Valutazione delle proprieta cardioprotettive dell' H2S-donor erucina, in un modello sperimentale in vivo di infarto acuto del miocardio
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Prof.ssa Testai, Lara
relatore Dott. Flori, Lorenzo
Parole chiave
  • solfuro di idrogeno
  • cardioprotezione
  • ischemia/riperfusione
  • Eruca Sativa
  • erucina
  • isotiocianati
  • donatori di h2s
Data inizio appello
21/04/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’acido solfidrico (H2S) è un gas che negli ultimi anni ha acquisito una crescente ed esponenziale rilevanza scientifica sia in campo medico che farmacologico. H2S viene sintetizzato endogenamente ed è coinvolto nella regolazione di numerose funzioni fisiopatologiche: in particolare, si rivela essenziale a livello cardiovascolare, laddove permette il mantenimento dell’omeostasi ed induce vasodilatazione ed, in generale, esplica effetti cardioprotettivi. La conservazione dei livelli fisiologici di H2S consente di prevenire numerose patologie cardiovascolari e può contrastare il danno miocardico da ischemia/riperfusione, favorendo il mantenimento della corretta funzionalità cardiaca. Per questo motivo, la progettazione e la sintesi di donatori di H2S può rappresentare una strategia interessante nella pratica clinica. Fra questi si annoverano gli isotiocianati, derivati abbondanti nelle piante appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae, ai quali sono attribuite numerose proprietà benefiche. In questo lavoro di Tesi è stato approfondito il profilo cardioprotettivo di erucina, un isotiocianato abbondante nell’Eruca sativa e noto H2S donor, andando a verificare la capacità di prevenire il danno da ischemia/riperfusione in un modello in vivo caratterizzato da 30 minuti di legatura della arteria coronaria sinistra, seguiti da 2 ore di riperfusione. Gli effetti cardioprotettivi della molecola sono stati valutati mediante analisi morfometrica ed attraverso analisi in vitro sul siero, analizzando i livelli di troponina I.
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