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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03302017-130210


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MELAI, VALENTINA
URN
etd-03302017-130210
Titolo
Il rischio reputazionale in banca
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Ferretti, Paola
Parole chiave
  • operational risk
  • reputational risk
  • Corporate reputation
Data inizio appello
08/05/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il tema della reputazione aziendale ha attirato, ormai da molti anni, l'attenzione di accademici, professionisti e regulator. A maggior ragione, a seguito della crisi finanziaria, la variabile reputazionale diviene elemento sul quale porre la massima attenzione per il perseguimento della sana e prudente gestione.Le banche si trovano quindi a dover impostare regole di gestione che mirino ad includere il rischio reputazionale all'interno del risk management, degli stress testing e dei processi bancari. Il rischio reputazionale si configura come un rischio di secondo impatto che quindi si ricollega ad altre forme di rischio primario. Esso può essere definito come "il rischio derivante dalla percezione negativa da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori, detentori di debito, analisti di mercato, altre controparti interessate o regulator che possono influenzare negativamente la capacità della banca di sopravvivere, stabilire nuovi rapporti commerciali o di accedere alle fonti di finanziamento tramite il mercato interbancario o attraverso operazioni di cartolarizzazione" (definizione del Comitato di Basilea per la Vigilanza bancaria. Data la natura multidimensionale e consequenziale del rischio reputazionale, per la banche risulta difficile valutare e quantificare le perdite reputazionali conseguenti ad un determinato evento rischioso. Lo studio in questione si offre di fornire in prima battuta una rappresentazione del concetto di reputazione a partire dalle problematiche definitorie, dalle determinanti e dagli effetti reputazionali. Successivamente verrà sviluppato un focus sull'importanza di predisporre processi gestionali e di misurazione per la gestione del rischio reputazionale sia singolarmente che congiuntamente agli altri rischi. Come approfondito nella trattazione, esistone molteplici metodologie di misurazione del rischio reputazionale,sia qualitative che quantitative, di cui le banche possono avvalersi per stimare, anche se non con estrema precisione, la componente reputazionale ed il livello di reputazione complessivo dell'istituto di credito.
Viene poi indagato il rapporto tra il rischio reputazionale ed operativo che, seppur distinti, risultano essere correlati nel momento in cui un evento di rischio operativo si manifesta. Nello specifico si indaga la relazione tra le due fattispecie rischiose, le metodologie da utilizzare per scindere gli effetti delle perdite operative e reputazionali e come il mercato finanziario reagisce all'annuncio di eventi di perdita operativa. Essi infatti avranno un impatto reputazionale che varierà a seconda dell'attività della banca, delle sue dimensioni, delle linee di business che sperimentano la perdita e del tipo di evento rischioso. Si nota infatti che eventi operativi di frodi interne ed esterne sono in grado di provocare perdite reputazionali che superano, di circa quattro volte, il puro impatto operativo. In ultimo mi soffermerò su alcuni esempi bancari di crisi reputazionale (Banca Italease, Sociètè Gènèrale, Gruppo Dexia, Deutsche Bank, Wells Fargo), sugli effetti delle stesse e su come le banche possono gestire, non solo in una logica ex-post ma soprattutto ex-ante,le conseguenze dell'emergere di un rischio reputazionale.
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