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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03302015-195557


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MANZI, SIMONA
URN
etd-03302015-195557
Titolo
Il contrasto alla corruzione nelle pubbliche amministrazioni e politiche di semplificazione
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Azzena, Luisa
Parole chiave
  • prevenzione corruzione
  • contrasto corruzione
  • politica semplificazione
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La corruzione è un fenomeno diffuso che coinvolge tutti i Paesi del mondo.
In Italia in particolare ha assunto dimensioni importanti, come emerge dal Corruption Index del 2014 di Trasparency International, che analizzando il livello di corruzione in 175 Stati del mondo, colloca l'Italia in una scala da 1 a 100, solamente al sessantanovesimo posto, e in ultima posizione tra i Paesi dell'Unione Europea.
Come sostenuto dal Group of States against corruption (GRECO) nel Rapporto sull'Italia del 2011, “La corruzione è profondamente radicata in diverse aree della pubblica amministrazione, nella società civile, così come nel settore privato. Il pagamento delle tangenti sembra pratica comune per ottenere licenze e permessi, contratti pubblici, finanziamenti, per superare gli esami universitari, esercitare la professione medica, stringere accordi nel mondo calcistico, etc. (…). La corruzione in Italia è un fenomeno pervasivo e sistemico che influenza la società nel suo complesso”.
Questo lavoro nasce dalla volontà di riflettere sulla complessità del fenomeno corruttivo nelle pubbliche amministrazioni, sui fattori che contribuiscono alla sua diffusione e sistematicità, fino ad arrivare ad ipotizzare le basi di un'efficace politica di contrasto.
Un contrasto alla corruzione che, come del resto suggerito dai vari organismi internazionali impegnati alla lotta di questo devastante fenomeno, necessita di una strategia “integrata”, che miri non solo alla repressione ma soprattutto alla prevenzione della corruzione.
In questa prospettiva il legislatore italiano ha emanato, la legge 6 novembre 2012, n. 190, la c.d. “legge anticorruzione”: con essa sono stati introdotti tutta una seria di strumenti volti a contrastare la corruzione all'interno delle pubbliche amministrazioni, con l'intento di prevenire, di ostacolare il fenomeno alle sue basi, ed evitando di affrontare il problema solamente nel momento patologico, ovvero quando l'illecito sia già compiuto.
Il percorso di ambizione alle politiche di integrità della pubblica amministrazione è sicuramente lodevole e molto importante, ma altrettanto essenziale è scongiurare il rischio, vista l'organizzazione rigida introdotta dalla normativa, di un processo formalistico in cui il rispetto di adempimenti e l'assetto istituzionale prevalgano su interventi pratici ed immediati volti a risolvere il problema.
Le leggi italiane spesso sono troppo minuziose, dettagliate, poco chiare e mal coordinate tra loro. Il rischio è proprio quello che si ricorra ad una logica di adempimento meramente burocratico della normativa. Occorre invece attivare un'efficace promozione della cultura del Governo aperto alla trasparenza, all'informazione e alla collaborazione con cittadini e imprese per combattere il complesso fenomeno della corruzione.
Per questo, il seguente studio, dopo un'accurata analisi della normativa italiana in tema di anticorruzione, si concluderà con la stesura di alcune considerazioni per un'efficace politica di contrasto alla corruzione basata su una semplificazione normativa e burocratica.
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