Tesi etd-03302012-104320 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BOSCARINO, GIUSEPPE
URN
etd-03302012-104320
Titolo
Valorizzazioni degli scarti di potatura a fini energetici.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Brunori, Gianluca
Parole chiave
- biomasse
- energia
- potatura
Data inizio appello
16/04/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nell’ultimo periodo abbiamo raggiunto “l’Heart over shoot day” per indicare l’inizio del deficit ecologico, cioè il giorno in cui il nostro consumo di risorse naturali sorpassa la produzione naturale annua della Terra. In questo quadro è facile comprendere come sia importante ridurre i consumi e che ogni risorsa debba essere usata e sfruttata nel migliore dei modi, quindi anche tutto ciò che consideriamo rifiuto o scarto possa essere utilizzato come una risorsa.
Bisogna dare,perciò, il giusto peso alla ricerca scientifica e tecnologica e potenziare gli investimenti in ricerca e sviluppo su tutta la filiera energetica (fonti primarie, conversione e usi finali dell’energia) puntando sia a soluzioni impattanti nel breve periodo, che a paradigmi tecnologici innovativi in una prospettiva di maggior orizzonte temporale.
In particolare è importante il caso delle potature: è un esempio di come uno scarto possa divenire una risorsa, infatti si stima che ogni anno si producono circa 5-6 milioni di tonnellate annue di sostanza secca che potrebbero essere utilizzate come combustibile per produrre acqua calda ed energia elettrica.
La gestione delle biomasse in Europa dipende da molti aspetti burocratici, quali le politiche e i regolamenti emanati dalla Comunità Europea e da quelli emanati dalle diverse nazioni.
In questo elaborato si prende visione del quadro normativo internazionale- europeo: dalla dichiarazione di Stoccolma al “Patto di Kyoto”; del quadro normativo nazionale che con la legge 387/2003 stabilisce che le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili “sono da ritenersi di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti”; del quadro normativo della Regione Sicilia che tramite il PSR gli consente l’attuazione degli interventi necessari a sostenere lo sviluppo del settore agricolo.
Vengono,inoltre, presi in esame i costi e i ricavi di una probabile centrale per la produzione di acqua calda ed energia elettrica nel comune di Campobello di Licata (AG)., contabilizzando la produzione di sarmenti di vite e di altri scarti di potature, evidenziando, soprattutto, come si può creare ricchezza da quello che prima era considerato un costo per l’imprenditore agricolo.
Bisogna dare,perciò, il giusto peso alla ricerca scientifica e tecnologica e potenziare gli investimenti in ricerca e sviluppo su tutta la filiera energetica (fonti primarie, conversione e usi finali dell’energia) puntando sia a soluzioni impattanti nel breve periodo, che a paradigmi tecnologici innovativi in una prospettiva di maggior orizzonte temporale.
In particolare è importante il caso delle potature: è un esempio di come uno scarto possa divenire una risorsa, infatti si stima che ogni anno si producono circa 5-6 milioni di tonnellate annue di sostanza secca che potrebbero essere utilizzate come combustibile per produrre acqua calda ed energia elettrica.
La gestione delle biomasse in Europa dipende da molti aspetti burocratici, quali le politiche e i regolamenti emanati dalla Comunità Europea e da quelli emanati dalle diverse nazioni.
In questo elaborato si prende visione del quadro normativo internazionale- europeo: dalla dichiarazione di Stoccolma al “Patto di Kyoto”; del quadro normativo nazionale che con la legge 387/2003 stabilisce che le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili “sono da ritenersi di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti”; del quadro normativo della Regione Sicilia che tramite il PSR gli consente l’attuazione degli interventi necessari a sostenere lo sviluppo del settore agricolo.
Vengono,inoltre, presi in esame i costi e i ricavi di una probabile centrale per la produzione di acqua calda ed energia elettrica nel comune di Campobello di Licata (AG)., contabilizzando la produzione di sarmenti di vite e di altri scarti di potature, evidenziando, soprattutto, come si può creare ricchezza da quello che prima era considerato un costo per l’imprenditore agricolo.
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