Tesi etd-03292023-173559 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COFANO, BENEDETTA
URN
etd-03292023-173559
Titolo
La fenta fattocchiara (1721): edizione e commento di un'opera buffa napoletana del Settecento
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof. Maggiore, Marco
relatore Prof.ssa Cerullo, Speranza
relatore Prof.ssa Di Bonito, Cristiana
relatore Prof.ssa Cerullo, Speranza
relatore Prof.ssa Di Bonito, Cristiana
Parole chiave
- dialetto napoletano
- lessico napoletano
- opera buffa
Data inizio appello
13/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2093
Riassunto
Il presente lavoro propone l’edizione e il commento de La fenta fattocchiara, opera buffa napoletana del 1721. Nell’introduzione all’opera si chiarisce il contesto storico e teatrale dell’epoca di composizione della commedia; particolare attenzione è data alla scelta, da parte degli autori della nuova "commedeja pe mmuseca" settecentesca, di comporre testi integralmente in dialetto napoletano. Sono inoltre date informazioni circa la trama della commedia e l’identità del librettista, Angelo Birini, la cui biografia è, ad oggi, difficilmente ricostruibile.
La trascrizione completa dell’opera è corredata di un commento posto a piè di pagina. L’analisi della lingua della commedia fa emergere una cospicua quantità di espressioni fraseologiche, proverbi, detti, modi di dire e locuzioni provenienti dal linguaggio popolare ed espressivo, proprio dei ceti popolari e della realtà in cui sono calati. Con tale studio si vuole non solo consentire al lettore di comprendere, nella maniera quanto più ampia ed esaustiva possibile, il testo della commedia, ma anche far luce sugli usi linguistici della Napoli del primo Settecento, molti dei quali sono tutt’ora vivi nel dialetto napoletano.
La trascrizione completa dell’opera è corredata di un commento posto a piè di pagina. L’analisi della lingua della commedia fa emergere una cospicua quantità di espressioni fraseologiche, proverbi, detti, modi di dire e locuzioni provenienti dal linguaggio popolare ed espressivo, proprio dei ceti popolari e della realtà in cui sono calati. Con tale studio si vuole non solo consentire al lettore di comprendere, nella maniera quanto più ampia ed esaustiva possibile, il testo della commedia, ma anche far luce sugli usi linguistici della Napoli del primo Settecento, molti dei quali sono tutt’ora vivi nel dialetto napoletano.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |