Tesi etd-03292023-160542 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
D'ALESSANDRO, MARCO
URN
etd-03292023-160542
Titolo
Da Stoccolma al greenwashing, cinquant'anni di ecologismo.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTÀ
Relatori
relatore Marzano, Arturo
Parole chiave
- ecologia
Data inizio appello
13/04/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Mezzo secolo è appena trascorso dalla conferenza di Stoccolma del 1972 e trent’anni sono passati dal Summit della Terra a Rio de Janeiro nel 1992. Mezzo secolo è anche trascorso dalla nascita dei movimenti ecologisti di massa: nel 1971 veniva fondata Green Peace, che raccoglieva lo slancio del movimento per la pace, nato e cresciuto negli USA negli anni ’60, per coniugarlo con una sensibilità nuova e forte verso la natura, sviluppatasi anche in seguito ai primi disastri ambientali legati ai processi di industrializzazione del mondo contemporaneo. Dopo cinquant’anni di dibattito ecologico il mondo si ritrova però di fronte ad una crisi ecologica maggiore. Ripercorrere con un approccio storico questo mezzo secolo può forse aiutare a capire qualcosa in più su come le nostre società siano diventate consapevoli dell’importanza di proteggere l’ecosistema Terra, ma di come, allo stesso tempo, la situazione ecologica globale, al di là di alcuni traguardi raggiunti, si sia complessivamente deteriorata nell’arco di questi cinque decenni. Le tematiche ambientali, l’ecologia e i rischi di un futuro dagli equilibri incerti sono presenti ogni giorno su ogni tipo di media. Rubriche dedicate, siti internet, associazioni, lobbies, integrazioni educative nelle scuole, festival, marketing e pubblicazioni sull’ambiente hanno ormai invaso i canali di informazione. L’ecologia è diventata a poco a poco parte del processo culturale planetario. Questo è avvenuto tramite le istituzioni che, a livello locale e internazionale, cominciarono a dedicare conferenze, rapporti, incontri, studi ed analisi alla relazione tra società e ambiente. Ma anche tramite la società civile che si organizzò in gruppi e movimenti, dai più locali ai più internazionali, che si battevano per difendere la natura ed il diritto di tutti ad un ambiente sano e vivibile, attivandosi per fare pressione in modo da indirizzare le decisioni politiche verso una migliore difesa degli ecosistemi. Movimenti ed istituzioni fecero i loro primi importanti passi tra fine anni ’60 ed inizio anni ’70, muovendosi in un terreno nuovo, reso fertile dal lavoro di alcuni scienziati, intellettuali, imprenditori. Essi avevano già maturato una sensibilità ecologica e prodotto una serie di pubblicazioni che contribuirono a dare forma a un dibattito pubblico in divenire sui temi di ecologia, sviluppo e società, in un mondo allora dominato da una fede quasi cieca verso la crescita e il progresso tecnico-industriale. Al lavoro dei movimenti ecologisti e delle istituzioni si affiancò però, intorno all’inizio del nuovo millennio, una nuova concezione del rapporto tra uomo e ambiente basata sull’individuo come cardine di tale relazione. Tale svolta individualista dell’ecologia assunse diverse sfaccettature, si ancorò nella società occidentale, promossa da azioni di marketing tramite immagini ad hoc come quella del consumatore consapevole e strumenti di valutazione dei nostri stili di vita come l’impronta ecologica. L’individualizzazione della lotta ecologica, finì per indebolire la capacità di azione della società civile, costituita non più di movimenti forti che premevano dal basso verso le istituzioni, ma di atomi che agivano in solitaria senza la coordinazione necessaria. Politica, società civile e singoli individui hanno dunque giocato ognuno il suo ruolo nell’affermazione dell’ecologia come tema politico mainstream ed è di queste tre dimensioni che cerca di occuparsi questo lavoro.
english version
Half a century from Stockholm UN conference in 1972 and thirty years from the Earth Summit in Rio de Janeiro in 1972 have passed. Half a century has also passed from the born of the first mass ecologist movements as Green Peace, founded in 1971. Those movements took up the challenge of the previous social and peace movements during the sixties in order to combine it with a new ecological awareness also due to the first environmental disasters connected with the post-war industrial development. Nevertheless, after fifty years of ecological debate our world is facing a major environmental crisis. Retracing with a historical approach these years may help to understand more about how our societies engaged collectively and individually in a conscious protection of our planet, but also about how and why the global ecological situation, beyond some important achievements, has continued to deteriorate during the last five decades. The environmental issues, ecology and the risks related to an uncertain future are nowadays constantly present in every kind of media. Websites, magazines, Ong, lobbies, school classes, festivals, marketing strategies and reports invaded the information’s channels. So, ecology became part of the international cultural course. Thanks to institutions, that at the international level started to convene conferences, prepare meetings, draw up reports, analyses and studies about the relationship between society and the environment. But also as a result of the action of the civil society, organized in influent groups, from grassroots movements to the most international ones, fighting to protect nature and the everyone’s right to a healthy environment. Those groups put pressions on local and global institutions to address policies at different scales towards a better management of the ecosystems. Environmental institutions and movements took their first steps between the end of the ‘60s and the beginning of the ‘70s: that was a new challenge, but to some extent already set by the work and study of some scientists, business men and intellectuals during the previous years. Those people had formerly developed an ecological sensibility that resulted in a series of publications contributing to shape the debate about the environment, society, economic development and growth, industrial progress and so on. While the effort of environmental movements and political and economic institutions were progressing, a new idea of the relationship between humanity and nature came out at the end of 20th century, based on the single individual as the keystone of this rapport. This turning point put down roots in the western society and was promoted by marketing campaign, sponsored both by companies and institutions, through pictures like the one of the good consumers but also via successful tools like the carbon footprint. The individualization of ecologism ended up by weakening the civil society who didn’t rely anymore on strong grassroots movements but rather on single persons, like atoms who act lonely without any or with few coordination. Policy, civil society and individuals played thus an important role in the ecology rising as a mainstream theme: three dimensions I try to deal with in this work.
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