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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03292022-221757


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DINOLFO, MARGHERITA
URN
etd-03292022-221757
Titolo
Videoarte e profondità di sguardo Percorsi, esempi e influssi dall'Oriente
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Lischi, Alessandra
correlatore Prof.ssa Marcheschi, Elena
Parole chiave
  • Michelangelo Pistoletto
  • Giacomo Verde
  • Michele Sambin
  • Studio Azzurro
  • Woody Vasulka
  • Marina Abramovic
  • loop
  • ralenti
  • feedback
  • corpo
  • mente
  • Acqua
  • Gary Hill
  • Robert Cahen
  • Bill Viola
  • presenza mentale
  • meditazione
  • yoga
  • videoarte
Data inizio appello
14/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/04/2062
Riassunto
Con questo lavoro mi propongo di dimostrare quanto la videoarte sia vicina e permeata d’Oriente, sia per la presenza vera, reale, di numerosi autori orientali che hanno operato e operano da molti anni in territorio occidentale, sia per i tanti occidentali che hanno subito da tempo e in vario modo la fascinazione dell’Oriente e della sua cultura, portatori tutti di tematiche, visioni, rimandi e suggestioni a questa parte di mondo che, da qualche anno, si sta facendo/sembra più vicina.
Nella trattazione ho cercato di mostrare tutte le caratteristiche specifiche e fondanti della videoarte che, a mio pare, la accomunano anche alla filosofia e alla pratica di Yoga e di Meditazione, discipline di cui ho pratica ventennale e di cui sono insegnante.
Ho voluto, dunque, sottolineare i tanti punti di contatto tra le due discipline, sia a livello tematico che a livello strutturale, nelle loro possibilità di utilizzo. Entrambe, ad esempio, condividono l’aspetto dell’importanza del corpo e dello spettatore/fruitore/praticante, dell’interattività, di essere ‘arti’ che vivono di relazioni fra varie componenti, che si fanno nel divenire delle cose, che ‘obbligano’ lo spettatore/fruitore/praticante a un ruolo attivo e a una presa di responsabilità.
Ho deciso di restringere il campo a pochi autori, che ho utilizzato come esempio. Ho approfondito poi alcune tematiche, oltre ai riferimenti all’Oriente e alle religioni orientali, come quella della meditazione, del corpo come strumento di conoscenza, dell’elemento acqua, la tematica della sofferenza e della liberazione dalla sofferenza.
Ritengo che potrebbero essere realizzati ulteriori approfondimenti, soprattutto riguardo al rapporto tra la videoarte e il tema della morte. Un tema in cui non mi sono addentrata troppo per non allontanarmi dall’obiettivo principale di questa tesi e perché, data la vastità dell’argomento, andrebbe trattato in una sede ad esso dedicata.
Ho fatto la scelta, inizialmente sofferta, di non voler citare né prendere in esame nessun testo noto di Yoga o di Meditazione, principalmente per rispetto della vastità della materia, ma soprattutto per non rifarmi in modo esclusivo a una tradizione specifica. Ho preferito rimanere sul generale e incentrare principalmente la mia osservazione sull’esperienza da me acquisita nel tempo e direttamente sul ‘campo’.
È soprattutto nello yoga moderno e contemporaneo, che ha dato al corpo la centralità soprattutto del ruolo nella scoperta della conoscenza di sé e poi degli altri, che ho rinvenuto tutti i tratti che lo accomunano, a mio parere, alla Videoarte e a tanti artisti di cui ho parlato.
È stato spontaneo per me legare insieme Videoarte e Yoga, non ho trovato nulla di innaturale nel portare la mia personale rilettura di certi video e opere e, anzi, prendo in prestito le parole di Andreina Di Brino su Bill Viola, di cui ho parlato molto in questa sede: “Per Viola sta qui, nella sintesi della rimodulazione di un’immagine, nella sua sublimazione, la funzione dell’arte e l’idea di sacro. Sacro è l’atto di consapevolezza che deriva da un processo continuo di sedimentazione e reinterpretazione soggettiva, nel tempo” .
Infine, ho voluto mostrare come la fruizione di alcune forme di videoarte sia essa stessa una forma di meditazione/contemplazione, che talvolta può avere anche effetti benefici, curativi, portando alcuni esempi attuali di utilizzo della videoarte con questa finalità, nella vita concreta e mostrando come, attraverso l’arte e l’educazione alla bellezza, il nostro sguardo verso gli altri e, di conseguenza, il nostro modo di muoverci nel mondo possa cambiare.

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