Tesi etd-03292022-163255 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MAGLIE, FEDERICA
URN
etd-03292022-163255
Titolo
UOMO ED EVOLUZIONE: L'IMPORTANZA DELLA PRESENZA UMANA NELLE OPERAZIONI DI SMINAMENTO E IL RUOLO DEI SISTEMI UNMANNED SUL CAMPO
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore C.F. (AN) Castiglia, Leonardo
correlatore C.C. (AN) Buonocore, Daniele
correlatore C.C. (AN) Buonocore, Daniele
Parole chiave
- SISTEMI UNMANNED
Data inizio appello
08/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/04/2062
Riassunto
Lo studio sulle variabili della guerra di mine, ha portato a chiedersi se realmente in questi
anni siano stati fatti dei passi in avanti in termini di tecnologia e, di conseguenza, domandarsi
su quale sia diventato, attualmente e con il passare degli anni e degli eventi, il posto
dell’uomo in queste attività così rischiose.
L’elaborato rappresenta pertanto il tentativo di analizzare e, dunque, superare alcune criticità
emerse ripercorrendo la nascita e la storia della Mine Warfare, esaminando gli aspetti tecnici
dei mezzi utilizzati per il loro contrasto, studiando il ruolo di chi lavora ogni giorno con
minacce imprevedibili come gli ordigni esplosivi, cercando allo stesso tempo di
comprenderne gli sforzi fisici, ma soprattutto psichici, scrivendo degli accaduti e delle
testimonianze di sopravvissuti agli eventi; si cerca quindi di fornire, attraverso questi studi,
risposte adeguate ed efficaci agli attori chiamati a garantire la pubblica incolumità rischiando
la propria.
Il capitolo 1 affronta l’argomento “radici e storia” dell’attività di dragaggio e
controminamento, valutandone le principali differenze e cercando di collocare l’utilizzo
della mina dalla parte di collaboratore o di nemico sul campo. Inoltrandoci nel mondo della
Marina Militare si parlerà dell’ente di Comando di riferimento, ossia MARICODRAG, per
poi passare ad una classificazione delle sue unità, dalla loro nascita fino ai progetti futuri,
sottolineandone gli aspetti in evoluzione.
Le discussioni sulla guerra contro le mine nel Capitolo 2 si focalizzano, invece sulle
problematiche generali di chi è costretta a viverla ogni giorno per mestiere. L’argomento si
svilupperà a partire da una serie di suggerimenti su come non diventare bersaglio primario
di improvvise esplosioni in mare a bordo di un cacciamine, per poi continuare con una serie
di incognite riguardanti i principali attori di questa guerra, i palombari, i rischi che sono
costretti ad affrontare e i possibili scenari da dover mettere in conto nello svolgimento di
attività di sminamento.
La figura del palombaro nel campo del controminamento, viene poi associata a quella
dell’artificiere. Stesso lavoro, stessi rischi, luoghi diversi. Approfondiremo quindi, nel
Capitolo 3, il difficile compito di chi disinnesca ordigni esplosivi per lavoro, garantendo la
pubblica incolumità, ma rischiando la propria. Grazie agli studi del Professor Haslam,
cercheremo di comprenderne i fattori psicologici e di stress derivanti da questa particolare
scelta di vita e, continueremo, ripercorreremo i fatti realmente accaduti che hanno richiesto
l’immediato intervento di specialisti, senza tralasciare le tragedie che ne sono
inevitabilmente derivate.
In conclusione, col Capitolo 4, l’elaborato si porrà l’obiettivo finale di analizzare i principi,
le metodologie di base e gli strumenti operativi dell’intelligenza artificiale applicata ai
sistemi autonomi, a livello modellistico e tecnologico, allo scopo di sostituire mezzi a
controllo umano in contesti operativi ad alto rischio, come quello del campo minato visto
fino ad ora, con mezzi autonomi o semi-autonomi (es. droni), per ridurre gli errori umani e
velocizzare i tempi di risposta, ad esempio nei centri comando e controllo delle operazioni.
Continuando a chiedersi se quella dei Sistemi Unmanned potrebbe rappresentare la soluzione
futura per la riduzione del rischio della presenza dell’uomo sul campo, durante questa nostra
analisi della guerra di mine, si oscillerà continuamente tra le due spinte principali degli
attuali programmi delle Forze militari in genere: programmi per rendere la capacità di
contromisure mine indipendente dall’essere umano e la continua necessità di un tradizionale
intervento che coinvolga personale dedicato e specializzato.
anni siano stati fatti dei passi in avanti in termini di tecnologia e, di conseguenza, domandarsi
su quale sia diventato, attualmente e con il passare degli anni e degli eventi, il posto
dell’uomo in queste attività così rischiose.
L’elaborato rappresenta pertanto il tentativo di analizzare e, dunque, superare alcune criticità
emerse ripercorrendo la nascita e la storia della Mine Warfare, esaminando gli aspetti tecnici
dei mezzi utilizzati per il loro contrasto, studiando il ruolo di chi lavora ogni giorno con
minacce imprevedibili come gli ordigni esplosivi, cercando allo stesso tempo di
comprenderne gli sforzi fisici, ma soprattutto psichici, scrivendo degli accaduti e delle
testimonianze di sopravvissuti agli eventi; si cerca quindi di fornire, attraverso questi studi,
risposte adeguate ed efficaci agli attori chiamati a garantire la pubblica incolumità rischiando
la propria.
Il capitolo 1 affronta l’argomento “radici e storia” dell’attività di dragaggio e
controminamento, valutandone le principali differenze e cercando di collocare l’utilizzo
della mina dalla parte di collaboratore o di nemico sul campo. Inoltrandoci nel mondo della
Marina Militare si parlerà dell’ente di Comando di riferimento, ossia MARICODRAG, per
poi passare ad una classificazione delle sue unità, dalla loro nascita fino ai progetti futuri,
sottolineandone gli aspetti in evoluzione.
Le discussioni sulla guerra contro le mine nel Capitolo 2 si focalizzano, invece sulle
problematiche generali di chi è costretta a viverla ogni giorno per mestiere. L’argomento si
svilupperà a partire da una serie di suggerimenti su come non diventare bersaglio primario
di improvvise esplosioni in mare a bordo di un cacciamine, per poi continuare con una serie
di incognite riguardanti i principali attori di questa guerra, i palombari, i rischi che sono
costretti ad affrontare e i possibili scenari da dover mettere in conto nello svolgimento di
attività di sminamento.
La figura del palombaro nel campo del controminamento, viene poi associata a quella
dell’artificiere. Stesso lavoro, stessi rischi, luoghi diversi. Approfondiremo quindi, nel
Capitolo 3, il difficile compito di chi disinnesca ordigni esplosivi per lavoro, garantendo la
pubblica incolumità, ma rischiando la propria. Grazie agli studi del Professor Haslam,
cercheremo di comprenderne i fattori psicologici e di stress derivanti da questa particolare
scelta di vita e, continueremo, ripercorreremo i fatti realmente accaduti che hanno richiesto
l’immediato intervento di specialisti, senza tralasciare le tragedie che ne sono
inevitabilmente derivate.
In conclusione, col Capitolo 4, l’elaborato si porrà l’obiettivo finale di analizzare i principi,
le metodologie di base e gli strumenti operativi dell’intelligenza artificiale applicata ai
sistemi autonomi, a livello modellistico e tecnologico, allo scopo di sostituire mezzi a
controllo umano in contesti operativi ad alto rischio, come quello del campo minato visto
fino ad ora, con mezzi autonomi o semi-autonomi (es. droni), per ridurre gli errori umani e
velocizzare i tempi di risposta, ad esempio nei centri comando e controllo delle operazioni.
Continuando a chiedersi se quella dei Sistemi Unmanned potrebbe rappresentare la soluzione
futura per la riduzione del rischio della presenza dell’uomo sul campo, durante questa nostra
analisi della guerra di mine, si oscillerà continuamente tra le due spinte principali degli
attuali programmi delle Forze militari in genere: programmi per rendere la capacità di
contromisure mine indipendente dall’essere umano e la continua necessità di un tradizionale
intervento che coinvolga personale dedicato e specializzato.
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