Tesi etd-03292021-215416 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (2 anni)
Autore
PUZIO, DANIELA
URN
etd-03292021-215416
Titolo
Analisi chimiche e fisiche dei pigmenti provenienti da pitture rupestri dell'acrocoro etiopico
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
BENI ARCHEOLOGICI
Relatori
relatore Prof. Palleschi, Vincenzo
correlatore Dott. Bachechi, Luca
correlatore Dott. Bachechi, Luca
Parole chiave
- analisi chimiche
- archeologia archeology
- arte rupestre
- cave paintings
- chemical analyses
- Ethiopia
- Etiopia
- pigmenti
- pigments
- pitture rupestri
- prehistory
- preistoria
- rock art
Data inizio appello
16/04/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/04/2061
Riassunto
Analisi chimiche e fisiche dei pigmenti di pitture rupestri preistoriche provenienti da alcuni ripari dell’Etiopia. Le manifestazioni artistiche, attribuite alla tarda preistoria etiopica, fanno parte del patrimonio dell’umanità ad alto rischio di scomparsa.
L’arte rupestre è soggetta a degrado progressivo sempre più rapido, causato dai cambiamenti climatici degli ultimi decenni e dall’instabilità politica del paese. I ripari nei quali si trovano le pitture sono spesso punti strategici, utilizzati come accampamento dalle milizie erranti che fanno delle raffigurazioni rupestri bersaglio per esercitazioni con armi da fuoco. La perdita del patrimonio culturale nelle zone di conflitto è un problema al quale attualmente non vi è soluzione ed è fondamentale salvaguardare queste testimonianze artistiche per le generazioni future. Un valido esempio in questo ambito è l’utilizzo della fotogrammetria che consente di poter ottenere un discreto rilievo tridimensionale. E’ da tenere in considerazione che spesso per raggiungere i luoghi remoti nei quali si trovano le pitture non è possibile trasportare strumentazioni ingombranti anche se più sofisticate.
Durante alcune missioni di rilievo sono stati prelevati dei campioni di pigmento che, sottoposti ad analisi laboratoriali, sono capaci di fornire indicazioni preziose sulla composizione fisica (ematite, goethite…), ed eventuale presenza di leganti di tipo organico.
L’arte rupestre è soggetta a degrado progressivo sempre più rapido, causato dai cambiamenti climatici degli ultimi decenni e dall’instabilità politica del paese. I ripari nei quali si trovano le pitture sono spesso punti strategici, utilizzati come accampamento dalle milizie erranti che fanno delle raffigurazioni rupestri bersaglio per esercitazioni con armi da fuoco. La perdita del patrimonio culturale nelle zone di conflitto è un problema al quale attualmente non vi è soluzione ed è fondamentale salvaguardare queste testimonianze artistiche per le generazioni future. Un valido esempio in questo ambito è l’utilizzo della fotogrammetria che consente di poter ottenere un discreto rilievo tridimensionale. E’ da tenere in considerazione che spesso per raggiungere i luoghi remoti nei quali si trovano le pitture non è possibile trasportare strumentazioni ingombranti anche se più sofisticate.
Durante alcune missioni di rilievo sono stati prelevati dei campioni di pigmento che, sottoposti ad analisi laboratoriali, sono capaci di fornire indicazioni preziose sulla composizione fisica (ematite, goethite…), ed eventuale presenza di leganti di tipo organico.
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