• Anticorruzione
• Dirigenza pubblica
• Funzionario pubblico
• Incompatibilità
• Inconferibilità
• Legge Severino

L’elaborato si prefigge l’obiettivo di analizzare la lotta alla corruzione tramite un rimedio tipico nel contrasto alla corruzione amministrativa odierna, ossia i limiti all’accesso alle cariche dirigenziali amministrative; uno strumento pressoché inesistente prima della legge 190 del 2012, rientrante, con questa, nella platea di interventi caratterizzanti la prevenzione amministrativa della corruzione. Perciò la trattazione ripercorre le caratteristiche della prevenzione della corruzione, inquadrando i fattori del rischio corruttivo, differenziandola dalla controparte repressiva penalistica, analizzando i principi a cui deve ispirarsi e le problematiche maggiori dettate dalla mancanza di una disciplina apposita; dà uno sguardo d’insieme alla legge Severino; tratta l’imparzialità e l’indipendenza dei funzionari pubblici nel suo complesso per poi vagliare nello specifico il decreto delegato 39 del 2013, riguardante inconferibilità e incompatibilità, successiva e non, la sua effettiva applicazione e la sua evoluzione dovuta ad una fitta interpretazione giurisprudenziale e dell’autorità nazionale anticorruzione, rilevando le criticità, le mancanze e le necessità, facendo riflettere sull’esigenza nel nostro ordinamento non solo di una modifica della disciplina, ma anche di una generale rivisitazione della materia con riguardo ai titolari di cariche politiche ed ai soggetti con incarico fiduciario ad essi collegati