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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03292009-161917


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CECCONAMI, SILVIA
URN
etd-03292009-161917
Titolo
Le proprietà nutraceutiche del basilico (Ocimum basilicum L.) coltivato su suolo e in "Floating system".
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
AGRICOLTURA BIOLOGICA E MULTIFUNZIONALE
Relatori
Relatore Prof. Izzo, Riccardo
Parole chiave
  • antiossidanti
  • basilico
  • coltura idroponica
  • proprietà nutraceutiche
Data inizio appello
20/04/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
20/04/2049
Riassunto
L’evoluzione dei gusti e delle attese del consumatore denota un interesse sempre maggiore verso aspetti della qualità connessi con le proprietà nutrizionali e salutistiche dei prodotti alimentari. L’alimento non è più valutato soltanto per la sua capacità di apportare energia contenuta nelle principali classi di composti: glucidi, lipidi e proteine. Si dà sempre maggiore importanza all’apporto di nutrienti minori, come sali e vitamine. Si attribuisce anche molta importanza alla presenza di sostanze (fitochimici) che non sono a rigore classificate fra i nutrienti ma possono avere un effetto benefico sulla salute del consumatore.
Tradizionalmente si prestava attenzione alle malattie causate o favorite da carenze nutrizionali e a quelle causate da alimentazione eccessiva o errata. Oggi si tende a considerare con attenzione sempre maggiore la relazione fra alimenti specifici e mantenimento dello stato di salute, cioè alla prevenzione di specifiche malattie.
Si pensa che lo stress ossidativo contribuisca allo sviluppo di una vasta gamma di malattie, tra cui morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson patologie causate dal diabete, artriti reumatoidi, neuro degenerazione nella sclerosi laterale amiotrofica e cancro. Gli antiossidanti hanno ricevuto una crescente attenzione da parte della ricerca medica proprio per i loro probabili effetti nella prevenzione di queste specifiche malattie e dell’invecchiamento. La frutta e gli ortaggi sono ritenuti apportatori di considerevoli vantaggi per la salute umana proprio per il loro contenuto in antiossidanti come la vitamina C, la vitamina E ed i fenoli, che sono in grado di proteggere il corpo umano dalle reazioni di ossidazione cellulare. La dieta mediterranea e l’aspetto nutrizionale dei prodotti dell’orticoltura hanno assunto una grande rilievo nelle abitudini alimentari di un numero sempre più ampio di persone, che ricercano all’interno della dieta tutti quei composti che possono funzionare da antiossidanti e tutto ciò che può essere utile nella sfida giornaliera contro i radicali liberi e le specie reattive dell’ossigeno che sono spesso prodotte fisiologicamente dai nostri tessuti. Quanto detto finora sulle proprietà delle piante è legato alla diversità fitochimica propria di queste, e in particolare al metabolismo secondario che porta a un gruppo enormemente variabile di fitochimici in termini di numeri, di eterogeneità strutturale e distribuzione. Poiché molti di questi composti salutari appartengono ai sistemi di difesa delle piante, l’applicazione diretta alle piante di uno stress ossidativo può far aumentare la loro concentrazione. Le condizioni nelle quali crescono (o si coltivano) le piante, quindi, hanno riflessi importanti sulla qualità dei prodotti.
Oltre all’evolversi del gusto e delle esigenze del consumatore anche l’insorgere di problemi ambientali determinano la necessità di disporre di tecnologie che consentano di produrre a minori costi, compresi quelli ambientali e sanitari, derrate di qualità apprezzate dal mercato. La messa a punto di queste tecnologie presuppone la conoscenza dell’ambiente fisico e dei fenomeni che regolano la crescita e lo sviluppo delle piante in diverse situazioni ambientali in maniera da poterli modellare nel modo più rispondente alle esigenze.
Tra le tecniche colturali adottate per la coltivazione delle piante aromatiche, un sistema in futura espansione è rappresentato dal "fuori suolo". Tra questi, il “floating system” si pone come valida tecnica per la coltivazione delle piante aromatiche, essendo caratterizzato da bassi costi di impianto e da semplice ed economica gestione.
Molteplici studi hanno dimostrato che alcuni componenti della dieta mediterranea sono importanti fonti di sostanze naturali ad azione antiossidante, di possibile impiego a scopo preventivo. Tuttora scarsi sono gli studi sulle piante officinali, in particolare sul basilico.
Le ricerche del presente lavoro sono state effettuate sul basilico (Ocimum basilicum L.), pianta di interesse per l’uso sostenibile in aree tipiche del bacino mediterraneo ed elemento unico all’interno delle dieta mediterranea (esempio tipico il pesto alla genovese). Visto il tradizionale uso fitoterapico del basilico e la sua importanza come ingrediente base della dieta mediterranea il presente lavoro si propone di studiare questa pianta quale apportatrice di vitamine, composti fenolici e attività antiossidante.
Nello specifico il presente lavoro ha lo scopo di studiare l’effetto di due differenti regimi colturali (coltura su suolo e idroponica) e dello stadio di sviluppo dell’ortaggio sulla capacità antiossidante totale e sui cambiamenti dei principali antiossidanti che lo caratterizzano.
In particolare, per quanto riguarda lo studio dell’effetto dei due regimi colturali, sono stati presi in considerazione campioni di basilico allevato in serra in coltura idroponica all’età di 35 giorni dalla semina e basilico coltivato a terra in pien’aria della stessa età. Per lo studio dell’effetto dello stadio di sviluppo è stato confrontato basilico coltivato in idroponica all’età di 20 e 35 giorni di età dalla semina destinato rispettivamente al mercato Ligure e a quello Toscano.
Per caratterizzare le proprietà antiossidative di ciascuna tipologia di basilico, sono stati determinati i tocoferoli (vitamina E), gli acidi fenolici, il contenuto in clorofilla e carotenoidi, l’ascorbato (vitamina C), il potere antiossidante della frazione lipofilica e idrofilica e la forma ridotta ed ossidata dell’acido lipoico.
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