Tesi etd-03282022-120953 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RIZZI, GIADA
URN
etd-03282022-120953
Titolo
LA DIFESA ANTI-SILURO A BORDO DELLE UU.NN. DELLA MARINA MILITARE ITALIANA E LA SUA EVOLUZIONE TECNOLOGICA. ANALISI E PROGETTO DI UN PROTOTIPO DI SILURO DUAL USE.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore C.F. (AN) Castiglia, Leonardo
correlatore C.V. (AN) Troiano, Giuseppe
correlatore C.V. (AN) Troiano, Giuseppe
Parole chiave
- Sistemi di difesa anti-siluro
Data inizio appello
08/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/04/2092
Riassunto
La finalità del presente elaborato è la proposta di progetto di un Siluro Dual Use, ovvero un siluro in grado di espletare la duplice funzionalità di Sistema d’Arma Subacquea, volto all’attacco diretto contro un bersaglio subacqueo, e di Sistema di Difesa, finalizzato ad essere impiegato come sistema di difesa contro siluri filoguidati ed in particolare di quelli dotati di logiche di inseguimento su scia.
Il progetto prevede la creazione di un prodotto, impiegabile esclusivamente in ambito navale, con il proposito di rivoluzionare il concetto sistema subacqueo imbarcato a bordo delle Unità Navali attraverso l’impiego di un unico dispositivo in grado di soddisfare la doppia esigenza di attacco e difesa con conseguente ridimensionamento degli spazi presenti a bordo delle unità.
La realizzazione del progetto proposto si inserisce in un contesto di ammodernamento e di ottimizzazione, in primo luogo, dal punto di vista degli spazi a bordo delle UU.NN., ed in seconda battuta sotto l’aspetto economico nell’immediato, grazie alla riduzione dei costi di produzione, nel medio-lungo termine con la riduzione delle spese di manutenzione e nel lungo periodo, in misura inferiore, ma non irrilevante, con l’abbattimento dei costi di approvvigionamento dei mezzi.
Il livello di innovazione del progetto lo rende il mezzo utile a perseguire il fine non solo della suddetta riduzione dei costi sostenuti dalla Forza Armata, ma anche di quelli pagati dall’ambiente: visto il crescente interesse per la causa ambientale, non si può non considerare l’impatto positivo che le iniziative a sostegno dell’ambiente hanno sull’immagine di chi le adotta. A tal proposito, il siluro Dual Use si inserisce nel novero dei mezzi recuperabili e ricondizionabili al fine di riutilizzo, azione oggi possibile esclusivamente con le versioni da esercizio, con conseguenti miglioramenti nelle due sfere alle quali si è accennato pocanzi.
Passando a valutare l’aspetto più prettamente operativo, non si può non considerare il progetto in relazione alla sempre più presente minaccia subacquea, correlata all’adozione, sempre più massiva, di dispositivi all’avanguardia a bordo dei battelli, oggi la principale minaccia di questo tipo, nonché una delle maggiori a livello assoluto.
Nel tentativo di realizzare un dispositivo in grado di fronteggiare l’attuale minaccia subacquea, con l’obiettivo di proteggere efficacemente la nostra flotta, ho ritenuto doveroso analizzare il siluro attraverso un excursus storico, focalizzando l’attenzione sulla nascita, la composizione, l’impiego e l’evoluzione alla quale l’arma subacquea è stata sottoposta.
Tale analisi, combinata a quella dettagliata, dal punto di vista meccanico ed elettronico, dei siluri presenti a Bordo delle Unità Navali della Marina Militare Italiana, permette di trarre conclusioni utili a definire il Siluro Dual Use (SDU) in quanto Sistema d’Arma.
Infine, per la funzionalità di Difesa che il mio progetto si propone di assicurare, ho ritenuto opportuno in primo luogo analizzare la minaccia, cioè le armi subacquee adoperate dalle più importanti marine del Mondo (Marina russa, americana, francese, inglese), ma soprattutto i Sistemi di Difesa Anti-siluro impiegati a bordo delle unità della MMI: NIXIE, SLAT, ASW-DLS sino ad arrivare al moderno, ma ancora in fase di sperimentazione ODLS, che nel prossimo futuro sarà il Sistema di Difesa Anti-siluro imbarcato sui Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA).
Il progetto prevede la creazione di un prodotto, impiegabile esclusivamente in ambito navale, con il proposito di rivoluzionare il concetto sistema subacqueo imbarcato a bordo delle Unità Navali attraverso l’impiego di un unico dispositivo in grado di soddisfare la doppia esigenza di attacco e difesa con conseguente ridimensionamento degli spazi presenti a bordo delle unità.
La realizzazione del progetto proposto si inserisce in un contesto di ammodernamento e di ottimizzazione, in primo luogo, dal punto di vista degli spazi a bordo delle UU.NN., ed in seconda battuta sotto l’aspetto economico nell’immediato, grazie alla riduzione dei costi di produzione, nel medio-lungo termine con la riduzione delle spese di manutenzione e nel lungo periodo, in misura inferiore, ma non irrilevante, con l’abbattimento dei costi di approvvigionamento dei mezzi.
Il livello di innovazione del progetto lo rende il mezzo utile a perseguire il fine non solo della suddetta riduzione dei costi sostenuti dalla Forza Armata, ma anche di quelli pagati dall’ambiente: visto il crescente interesse per la causa ambientale, non si può non considerare l’impatto positivo che le iniziative a sostegno dell’ambiente hanno sull’immagine di chi le adotta. A tal proposito, il siluro Dual Use si inserisce nel novero dei mezzi recuperabili e ricondizionabili al fine di riutilizzo, azione oggi possibile esclusivamente con le versioni da esercizio, con conseguenti miglioramenti nelle due sfere alle quali si è accennato pocanzi.
Passando a valutare l’aspetto più prettamente operativo, non si può non considerare il progetto in relazione alla sempre più presente minaccia subacquea, correlata all’adozione, sempre più massiva, di dispositivi all’avanguardia a bordo dei battelli, oggi la principale minaccia di questo tipo, nonché una delle maggiori a livello assoluto.
Nel tentativo di realizzare un dispositivo in grado di fronteggiare l’attuale minaccia subacquea, con l’obiettivo di proteggere efficacemente la nostra flotta, ho ritenuto doveroso analizzare il siluro attraverso un excursus storico, focalizzando l’attenzione sulla nascita, la composizione, l’impiego e l’evoluzione alla quale l’arma subacquea è stata sottoposta.
Tale analisi, combinata a quella dettagliata, dal punto di vista meccanico ed elettronico, dei siluri presenti a Bordo delle Unità Navali della Marina Militare Italiana, permette di trarre conclusioni utili a definire il Siluro Dual Use (SDU) in quanto Sistema d’Arma.
Infine, per la funzionalità di Difesa che il mio progetto si propone di assicurare, ho ritenuto opportuno in primo luogo analizzare la minaccia, cioè le armi subacquee adoperate dalle più importanti marine del Mondo (Marina russa, americana, francese, inglese), ma soprattutto i Sistemi di Difesa Anti-siluro impiegati a bordo delle unità della MMI: NIXIE, SLAT, ASW-DLS sino ad arrivare al moderno, ma ancora in fase di sperimentazione ODLS, che nel prossimo futuro sarà il Sistema di Difesa Anti-siluro imbarcato sui Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA).
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