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SADOC 4 è il sistema di comando e controllo (C2) più recente, installato sulle navi militari entrate da poco in servizio nella Squadra Navale. Nonostante le novità che presenta, quali un utilizzo più intuitivo e immediato, la continua evoluzione tecnologica fa sì che esso sia già superato. La Marina Militare deve guardare al futuro: l’intelligenza artificiale (AI) pone la grande sfida di come impiegarla per sviluppare strumenti robusti e affidabili nel campo della difesa, in particolare nel conteso navale.
Lo sviluppo di un sistema C2 basato sull’AI mostra tuttavia diverse criticità. L’ambiente operativo navale è estremamente dinamico e caratterizzato dalla presenza di situazioni non preventivabili a priori e di molteplici attori, di diversa natura e con differenti interessi. In questo contesto l’AI deve essere in grado di fornire supporto decisionale, presentando al
Comandante una lista di output che siano credibili. Sia l'AI che gli esseri umani possono accumulare esperienza, conoscenze e abilità, ma solo quest’ultimi possono contestualizzarle.
È quindi difficile pensare che vi possa essere un sistema C2 che basandosi sull’AI prenda decisioni e si adatti dinamicamente alla volontà politica e alla contingente situazione geostrategica.
Il ruolo della figura del Comandante, che deve rimanere al centro del processo decisionale, non cambierà: l’AI non può sostituirsi alla sua azione decisionale. È tuttavia necessario analizzare come realizzare uno strumento affidabile che attraverso l’AI fornisca un ventaglio di soluzioni a supporto del loop decisionale, attraverso un approccio “out of the box”.
Se questo processo di studio e ricerca sull’AI avverrà con spirito critico sarà possibile sviluppare degli strumenti che siano un plus e che quindi possano migliorare e semplificare l’azione di decision-making da parte del Comandante.