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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03282016-234119


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANTONUCCI, RAMONA
URN
etd-03282016-234119
Titolo
Valutazione delle proprietà nutraceutiche di Brassica oleracea var. acephala e dei suoi effetti su cellule endoteliali umane del microcircolo.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott.ssa Pucci, Laura
relatore Dott. Longo, Vincenzo
correlatore Prof. Paolicchi, Aldo
correlatore Prof.ssa Moschini, Roberta
Parole chiave
  • Brassica oleracea var. acephala
  • HMEC-1
  • nutraceutico
  • proprietà nutraceutiche
Data inizio appello
11/04/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/04/2086
Riassunto
Un alimento può essere considerato funzionale se dimostra in maniera soddisfacente di avere effetti positivi su una o più funzioni specifiche dell’organismo, che vadano oltre gli effetti nutrizionali normali, in modo tale che sia rilevante per il miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o per la riduzione del rischio di malattia. Tra questi alimenti spiccano le Brassicaceae.
A tal proposito, lo scopo di questa tesi è quello di valutare le proprietà nutraceutiche di una Brassica oleracea var. acephala, commercialmente denominato Kavolì® . Le analisi sono state svolte su un liofilizzato di foglie di tale Brassica. Innanzitutto, al fine di identificare il solvente migliore per estrarre la maggior parte dei composti bioattivi è stato determinato il contenuto totale di composti fenolici ed il potere antiossidante totale mediante saggio ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) e saggio DPPH di quattro soluzioni ottenute da estrazioni eseguite utilizzando quattro diversi solventi (acetone, acqua, metanolo ed esano).
Poiché l’estratto acquoso è risultato essere significativamente più ricco di composti fenolici e poiché tutti gli estratti analizzati (escluso quello in esano), hanno mostrato una capacità antiossidante pressoché sovrapponibile, è stato deciso, di approfondire, in prima istanza, l’analisi dell’estratto acquoso. Quindi, oltre ai polifenoli, è stato determinato anche il contenuto totale di flavonoidi e di flavonoli. L’analisi delle proprietà antiossidanti di tale estratto è stata ampliata eseguendo anche il saggio ABTS e il saggio FRAP.
Inoltre, la capacità antiossidante di questo alimento nutraceutico è stata valutata attraverso un nuovo modello sperimentale rappresentato dagli eritrociti umani. Sono infatti stati eseguiti sia il test CAA-RBC (Cellular Antioxidant Activity-Red Blood Cells) che il test di attività anti-emolitica.
E’ stata valutata anche la capacità di tale vegetale, di inibire la crescita batterica mediante la determinazione della concentrazione minima inibente sia su batteri Gram negativi come Escherichia coli (ATCC 25922), Salmonella typhimurium (ATCC 14028), Enterobacter aerogenes (ATCC 13048) sia su batteri Gram positivi come Enterococcus faecalis (ATCC 29212) e Staphylococcus aureus (ATCC 25923).
Infine, poiché, è ormai chiaro come un’alimentazione ricca di frutta e verdura svolga un ruolo protettivo importante anche nel mantenimento della corretta funzionalità vascolare intervenendo nel cross-talk stress del reticolo endoplasmatico, stress ossidativo ed infiammazione, l’estratto acquoso di Kavolì è stato utilizzato per trattare cellule endoteliali umane del microcircolo (HMEC-1) al fine di valutarne gli effetti protettivi in una condizione di stress del reticolo endoplasmatico e di infiammazione indotte rispettivamente da Tapsigargina e Lipopolisaccaride.
Mediante analisi di real-time PCR è stato mostrato che la Brassica testata è in grado di ridurre significativamente i principali markers di stress del reticolo (CHOP e BiP) ma anche quelli infiammatori (IL-6 ed ICAM-1) che risultano particolarmente elevati nel gruppo di cellule trattate con i soli stressori.
I dati ottenuti suggeriscono che la Brassica oleracea var.acephala analizzata in questo lavoro di tesi ha un buon contenuto di composti fitochimici, attività antimicrobica, proprietà antiossidanti sia in vitro che ex-vivo, nonché azione protettiva in cellule HMEC-1 sottoposte ad insulto infiammatorio e stress del reticolo endoplasmatico.
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