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Il presente lavoro affronta il tema del superiore interesse del minore, inquadrandolo secondo la legislazione e la giurisprudenza sovranazionali e interne. Maggiore risalto viene dato al momento della crisi familiare, nella prospettiva che situazioni di tal genere possono costituire un decisivo banco di prova per un diritto “a misura di minore”. Non si tralasciano però anche aspetti legati all’esistenza quotidiana del fanciullo nella famiglia, dato che il suo “interesse” è di necessità un concetto molto concreto, che acquista significato durante ogni fase della vita del minore. Dall’analisi delle fonti sovranazionali in materia, si passa quindi per una disamina di alcune sentenze comunitarie, tese a indicare la centralità della condizione del minore, nelle vicende patologiche della famiglia. Rispetto al diritto interno, tra responsabilità genitoriale e affido condiviso, l’attenzione è focalizzata sull’istituto della mediazione familiare, quale possibile via per una concreta promozione dell’interesse del minore. Al termine, si propone una riflessione sulla nozione stessa di “interesse del minore” e sui suoi possibili contenuti.