Tesi etd-03272024-163540 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MICALIZZI, ALBERTO
URN
etd-03272024-163540
Titolo
Camicie nere a New York. Nascita e declino del fascismo italoamericano di Agostino De Biasi
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTÀ
Relatori
relatore Prof. Fruci, Gian Luca
relatore Prof. Baldissara, Luca
relatore Prof. Baldissara, Luca
Parole chiave
- Agostino De Biasi
- fascismo italoamericano
- Matteotti
- processo Greco-Carrillo
Data inizio appello
28/05/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/05/2094
Riassunto
La tesi è nata con l’obiettivo di ricostruire, attraverso la personalità e le vicende del giornalista Agostino De Biasi, la storia del fascismo italoamericano dal periodo della sua nascita a quello del suo progressivo declino.
De Biasi, oltre ad essere un fascista convinto fu un fascista controcorrente, prima sostenuto, poi criticato e infine ostracizzato dalle autorità diplomatiche e dal suo stesso partito. Uomo di fede, spigoloso, scomodo e complesso, testimone di un “fascismo-movimento” che, alieno da qualsiasi adeguamento alle direttive degli organi diplomatici (particolarmente attenti a non allarmare le autorità statunitensi per una possibile escalation della violenza tra fascisti e antifascisti o di una intromissione del governo italiano nella politica nazionale), non accettò la “normalizzazione” dei Fasci Italiani all’Estero che imponeva loro una sottoposizione verso principi e programmi ritenuti non in linea con il fascismo delle origini.
De Biasi, oltre ad essere un fascista convinto fu un fascista controcorrente, prima sostenuto, poi criticato e infine ostracizzato dalle autorità diplomatiche e dal suo stesso partito. Uomo di fede, spigoloso, scomodo e complesso, testimone di un “fascismo-movimento” che, alieno da qualsiasi adeguamento alle direttive degli organi diplomatici (particolarmente attenti a non allarmare le autorità statunitensi per una possibile escalation della violenza tra fascisti e antifascisti o di una intromissione del governo italiano nella politica nazionale), non accettò la “normalizzazione” dei Fasci Italiani all’Estero che imponeva loro una sottoposizione verso principi e programmi ritenuti non in linea con il fascismo delle origini.
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