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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03272023-130323


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DI DONATO, LUCA
URN
etd-03272023-130323
Titolo
Sulle ragioni dell'insuccesso dei procedimenti speciali
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
  • applicazione della pena su richiesta delle parti
  • giudizio abbreviato
  • giudizio direttissimo
  • giudizio immediato
  • Procedimenti speciali
  • procedimento per decreto
  • sospensione del procedimento con messa alla prova
Data inizio appello
17/04/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L'elaborato si propone di analizzare le ragioni dell'insuccesso dei procedimenti speciali regolati dal libro VI del C.P.P. Questo studio si basa sulle tabelle annuali pubblicate dall'ufficio DGStat (Direzione Generale Statistica e Analisi Operativa) del SISTAN (Sistema Statistico Nazionale), che hanno permesso di ricostruire l'andamento dei procedimenti speciali, in particolare focalizzandosi sull'ultimo decennio 2012-2021.

L'elaborato è stato suddiviso in tre parti fondamentali. La prima parte è dedicata alla ricostruzione storica dell'introduzione dei procedimenti speciali nell'ordinamento italiano e alla loro disciplina. Inizialmente ci si è focalizzati sui problemi giudiziari che hanno spinto il legislatore all'adozione di questi strumenti deflattivi, per poi approdare allo studio del binomio "modello accusatorio-procedimenti speciali". A questo punto, ci si è spostati sulla disciplina di questi procedimenti cercando di compiere allo stesso tempo una ricostruzione comparatistica di quelli a scelta dell'imputato e una ricostruzione storica di quelli a scelta del P.M. Quanto svolto in questa parte rappresenta un'analisi dettagliata che ha permesso di evidenziare le peculiarità di ciascun procedimento e le ragioni della loro introduzione nell'ordinamento giuridico. Questo tipo di approccio, fondato sulla ricostruzione storica e sulla comparazione, è stato utile per fornire un quadro completo e approfondito dei procedimenti speciali.

La seconda parte rappresenta il cuore della ricerca. In essa sono stati anzitutto riportati i dati sull'andamento di ciascun procedimento regolato dal libro VI nell'ultimo decennio 2012-2021. Dalla rappresentazione grafica dei dati è emerso un trend negativo comune a tutti i procedimenti speciali. L'analisi si è quindi focalizzata sulle ragioni dell'insuccesso, proponendo una serie di motivazioni e distinguendo tra le ragioni che hanno determinato l'insuccesso dei procedimenti speciali a scelta dell'imputato e quelli a scelta del P.M. Nei primi si è poi identificata una motivazione consistente, quindi a sé stante, identificabile nella mancanza di appetibilità dei riti. Ovviamente questa categoria non risulta presente anche nei procedimenti che rimangono a scelta del P.M., perché in quei casi non si può propriamente parlare di appetibilità ma di una scelta rimessa a un'autorità pubblica - il P.M. -, priva di vera e propria discrezionalità. Il paragrafo finale della seconda parte è stato infine dedicato all'andamento della "sospensione del procedimento con messa alla prova", un procedimento speciale regolato dal libro VI del C.P.P., rientrante tra gli strumenti di "giustizia riparativa" che dalla sua entrata in vigore nel 2015 si manifesta con un trend di risoluzione dei procedimenti penali in crescita esponenziale.

L’ultima parte dell’elaborato è invece dedicata allo studio degli effetti della c.d. “riforma Cartabia” sui procedimenti speciali del libro VI del C.P.P.. In questo capitolo viene proposta una lettura degli interventi della riforma a partire da quanto proposto dalla commissione Lattanzi, passando per la legge delega n. 134 del 2021, fino al d.lgs. n. 150 del 2022. Con tale esposizione, mediante un raffronto dettagliato delle proposte e delle disposizioni della legge delega, si cerca anzitutto di far emergere come il risultato finale dell’intervento legislativo sia ben distante da quanto proposto in sede di commissione. A quel punto l’analisi mostra l’inadeguatezza delle disposizioni della riforma a produrre un’inversione del trend negativo dei procedimenti speciali. Nelle conclusioni si cerca infine di ricostruire il lavoro complessivamente svolto dai procedimenti speciali e di fornire valide motivazioni alla loro tenuta in vita.
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