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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03272018-114121


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BUTTAFOCO, CRISTIANA
URN
etd-03272018-114121
Titolo
Gestione postoperatoria dell'analgesia dell'arto posteriore: confronto tra blocco perineurale continuo e somministrazione one shot.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Briganti, Angela
correlatore Dott. Tazioli, Giulio
controrelatore Prof.ssa Breghi, Gloria
Parole chiave
  • ,nervo sciatico
  • catetere perineurale
  • bupivacaina
  • anestesia loco-regionale
  • cane
Data inizio appello
13/04/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2088
Riassunto
ABSTRACT
AIM OF THE WORK: To find a anesthetic technique able to give post-surgical anhestesia after a Tibial Plateau Leveling Osteotomy (TPLO) for dogs. Comparison between continuous perineural block and administration of a single shot of bupivacaine.

MATHERIALS AND METHODS: The clinical study was carried out on 14 dogs of different property, age, sex and race, who underwent Tplo surgery (Tibial Plateau Leveling Osteotomy). Subjects were premeditated with 20μg / kg of Acepromazine and 0.2mg / kg of methamone I.M. Induction occurred with Fentanyl (5μg / kg) and Propofol to effect. The anesthesia was an ancestry with isoflurane and an air / oxygen mixture (70% oxygen), the subjects were divided into two groups in a random manner. For both groups the femoral nerve block was performed with a lateral sub-iliac approach. before entering the operating room, and a perineural catheter was inserted at the level of the sciatic nerve. In the postoperative: GROUP B proceeded with a one shot administration of AL, GROUP I proceeded with a continuous infusion using an elastomeric pump. In the post-operative period, cutaneous sensitivity was assessed at intervals of one hour, proprioception, ability to step and algic state through 4AVet multiparameter scale. In group B, in case of score> 5 a bolus of 0.2ml / kg of bupivacaine was administered at a concentration of 0.125% by catheter; in group I, in case of a score> 6 methadone was administered (0.2 mg / kg IM).
RESULTS: no significant differences were found in the subjects by weight, age or race. The recovery of sensitivity was more evident in the subjects of group B than in group I, where the maximum score is reached only at time T13. No significant differences were recorded between the groups for FC values and 4aVET score. The recovery time of motor activity was lower and complete in the subjects of group B compared to the other group where the score is maintained around the unit value. Rescue analgesia was necessary in both groups but the need to administer methadone was higher in group I.
CONCLUSIONS: the administration of local anesthetic at the level of the sciatic nerve has allowed to obtain an analgesic coverage able to reduce the systemic administration of opioids. Group B showed an earlier recovery of sensitivity and pitch capacity compared to group I; within this group, 6 subjects out of 7 had need of an additional analgesia arriving up to 3 repeated administrations of opioid for 3 of these subjects. The continuous regional loco analgesia technique to which the subjects of group I have undergone, finds its limit in the impossibility to regulate the speed with which the elastomeric pump infuses the local anesthetic, thus making inaccurate the volume of anesthetic administered around the nervous structure.

KEY WORDS: dog,local anestesia,bupivacain,perineural catheters,sciatic nerve.

SOMMARIO

SCOPO DEL LAVORO: individuare una tecnica di anestesia loco-regionale, in grado di fornire analgesia postoperatoria in seguito a chirurgia di ginocchio nel cane (TPLO). Confronto tra blocco perineurale continuo e somministrazione one shot di bupivacaina.
MATERIALI E METODI: Lo studio clinico è stato condotto su 14 cani di proprietà, di età ,sesso e razze diverse,sottoposti ad intervento chirurgico di Tplo(Tibial Plateau Leveling Osteotomy). I soggetti sono stati premedicati con 20μg/kg di Acepromazina e 0.2mg/kg di metadone I.M. L’induzione è avvenuta con Fentanyl( 5μg/kg) e Propofol ad effetto. L’anestesia è stata mantenuta con isoflurano e miscela aria/ossigeno (Fi ossigeno 70%). I soggetti sono stati divisi in due gruppi in maniera casuale, Per entrambi i gruppi è stato eseguito il blocco del nervo femorale con approccio sotto-iliaco laterale prima dell’ingresso in sala operatoria,ed è stato inserito un catetere perineurale a livello del nervo sciatico. Nel postoperatorio: nel GRUPPO B si procedeva con una somministrazione one shot di AL alla dose di 0.2 ml/kg concentrazione 0.125%, GRUPPO I si procedeva con un’infusione continua tramite pompa elastomerica delle medesime dosi.
Nel post-operatorio, ad intervalli di un’ora, sono state valutati sensibilità cutanea,
propriocezione, capacità di passo e stato algico tramite scala multiparametrica 4AVet. Nel gruppo B, in caso di punteggio > 5 è stato somministrato un bolo di 0.2ml/kg di bupivacaina alla concentrazione dello 0.125%tramite catetere; nel gruppo I, in caso di punteggio > 6 è stato somministrato metadone (0,2 mg/kg IM).

RISULTATI: non sono state trovate differenze significative nei soggetti per peso,età,razza. Il recupero della sensibilità è risultata più evidente nei soggetti del gruppo B rispetto al gruppo I,dove il punteggio massimo viene raggiunto solo al tempo T13. Non sono state registrate differenze significative tra i gruppi per i valori di FC e punteggio 4aVET. Il tempo di recupero dell’attività motoria è stato minore e completo nei soggetti del gruppo B rispetto all’altro gruppo dove invece il punteggio si mantiene intorno al valore unitario. La rescue analgesia è stata necessaria in entrambi i gruppi ma la necessità di somministrare metadone è risultata maggiore nel gruppo I.

CONCLUSIONI: la somministrazione di anestetico locale a livello del nervo sciatico ha permesso di ottenere una copertura analgesica in grado di ridurre la somministrazione sistemica di oppioidi. Il gruppo B ha mostrato un recupero piu precoce della sensibilità e della capacità di passo rispetto al gruppo I; all’interno di tale gruppo 6 soggetti su 7 hanno avuto necessità di un analgesia supplementare arrivando fino a 3 somministrazioni ripetute di oppioide per 3 di questi soggetti. La tecnica di analgesia loco regionale continua a cui i soggetti del gruppo I sono stati sottoposti,trova il suo limite nell’impossibilità di regolare la velocità con cui la pompa elastomerica infonde l’anestetico locale,rendendo cosi impreciso il volume di anestetico somministrato intorno alla struttura nervosa.


PAROLE CHIAVE: cane,anestesia loco regionale,bupivacaina,catetere perineurale, nervo sciatico.

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