Tesi etd-03272018-112547 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PIATTI, CHIARA
URN
etd-03272018-112547
Titolo
Cateterizzazione arteriosa eco-guidata nel cane
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Briganti, Angela
correlatore Dott. Tazioli, Giulio
controrelatore Prof.ssa Citi, Simonetta
correlatore Dott. Tazioli, Giulio
controrelatore Prof.ssa Citi, Simonetta
Parole chiave
- anestesia
- cane
- catetere arterioso
- ecografo
- pressione invasiva
Data inizio appello
13/04/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2088
Riassunto
SOMMARIO
Parole chiave- Anestesia, cane, catetere arterioso, pressione invasiva, ecografo
Scopo del lavoro- Valutare l'efficacia della cateterizzazione arteriosa eco-guidata come alternativa alla metodica classica palpatoria.
Materiale e metodi- Lo studio ha coinvolto 30 cani di diverse razze, età compresa tra 10 mesi e 13 anni e peso compreso tra 10 e 51 kg. Tutti i pazienti sono stati classificati secondo la categoria ASA (American Society of Anesthesiology) e poi premedicati, indotti e mantenuti in anestesia con protocolli diversi, scelti in base al temperamento e allo stato di salute dell'animale. I soggetti sono stati suddivisi in maniera random in due gruppi. Gruppo 1: Su 15 pazienti è stata effettuata la cateterizzazione eco-guidata dell'arteria dorsale del piede. I cani sono stati posizionati in decubito laterale e sull'arto dello stesso lato del decubito è stata eseguita la tricotomia e la disinfezione della regione dorso-mediale del tarso. Il piede è stato quindi ruotato medialmente e fissato al tavolo con del nastro per facilitare la procedura. La sonda ecografica è stata posizionata trasversalmente al vaso e il catetere è stato inserito con un approccio Out Of Plane (OOP). Sono stati quindi registrati il numero di successi/fallimenti e il tempo impiegato per terminare l'operazione in caso di esito positivo. Gruppo 2: Altri 15 pazienti sono stati sottoposti a cateterizzazione eco-guidata dell'arteria mediana. I cani sono stati posizionati in decubito laterale ed è stata effettuata la tricotomia e la disinfezione della regione mediale e distale dell'avambraccio. Il polso è stato quindi fissato al tavolo con del nastro. Una volta visualizzata la sezione trasversale del vaso sul monitor dell'ecografo, il catetere è stato inserito OOP. Anche per il secondo gruppo sono stati registrati il numero di successi /fallimenti e il tempo impiegato per terminare la procedura in caso di esito positivo.
Risultati- Dai dati relativi al numero dei tentativi che hanno condotto al successo e al fallimento, l'analisi statistica ha evidenziato una differenza significativa tra i due gruppi di lavoro (p=0.03). La percentuale di successo riscontrata è stata del 27% nei soggetti sottoposti a cateterizzazione eco-guidata dell'arteria dorsale del piede e del 73% in quelli in cui il catetere è stato posizionato a livello dell'arteria mediana. Anche la valutazione dei tempi impiegati dall'operatore per terminare la procedura in caso di esito positivo, ha rilevato una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi (p=0.002), con una tempistica decisamente inferiore per l'arto anteriore.
Conclusioni- Da questo studio è emerso che la cateterizzazione arteriosa eco-guidata rappresenta un'ottima alternativa alla metodica classica se eseguita a livello dell'arteria mediana, nella regione dell'avambraccio. La medesima procedura non può invece essere considerata efficace quando condotta sull'arteria dorsale del piede, dove risulta vantaggioso continuare ad effettuare la tecnica palpatoria. Lo studio ha poi evidenziato che la tecnica di incannulamento eco-guidato dell'arteria mediana è di facile apprendimento, anche da parte di un operatore inesperto.
ABSTRACT
Key words- Anesthesia, dog, arterial catheter, invasive pressure, ultrasound
Aim of the study- To evaluate eco-guided arterial catheterization as an alternative to the classic palpatory method.
Material and methods- The study involved 30 dogs of different breeds, age between 10 months and 13 years and weight between 10 and 51 kg. All the patients were classified following the ASA category (American Society of Anesthesiology) and were premedicated, induced and mantained in anesthesia with different protocols, chosen according to their temperament and health state. The animals were divided in a random way in two groups. Group 1: 15 patients were destined to the eco-guided catheterization of the dorsal pedal artery. The dogs were positioned in lateral recumbency and on the lower limb of the same side of the recumbency we did the trichotomy and the disinfection of the dorsal-medial region of the tarsus. The foot was than medially rotated and fixed to the table with some tape to facilitate the procedure. The ultrasound probe was positioned transversely to the vessel and the catheter inserted with an Out Of Plane (OOP) approach. We recorded the numbers of successes and failures and the time spent to finish the procedure in case of positive result. Group 2: The second group of 15 patients we did the eco-guided catheterization of the median artery. The dogs were positioned in lateral recumbency and on the upper limb of the same side of the recumbency we did the trichotomy and the disinfection of the medial and distal region of the forearm. The wrist was than fixed to the table with some tape. Once displayed the transversal section of the vessel on the monitor, the catheter was inserted OOP. Like in the group 1, we recorded the numbers of successes/failures and the time spent to finish the procedure in case of positive result.
Results- The statistic analysis of the data about the number of successes/failures shows a significant difference between the two groups (p=0.03). The percentage of success is of the 27% for the dorsal pedal artery and of the 73% for the median artery. Likewise, the evaluation of the time spent by the operator in case of positive result notices a significant difference between the two approaches (p=0.002), with a lower timing for the upper limb.
Conclusions- This study demonstrates that the eco-guided arterial catheterization is a valid alternative to the classic method when done on the median artery. The same procedure cannot be considered effectual on the dorsal pedal artery, where the palpatory technique continues to be advantageous. Besides, the work shows that the catheterization of the median artery can be easily learned, also by an unskilled operator.
Parole chiave- Anestesia, cane, catetere arterioso, pressione invasiva, ecografo
Scopo del lavoro- Valutare l'efficacia della cateterizzazione arteriosa eco-guidata come alternativa alla metodica classica palpatoria.
Materiale e metodi- Lo studio ha coinvolto 30 cani di diverse razze, età compresa tra 10 mesi e 13 anni e peso compreso tra 10 e 51 kg. Tutti i pazienti sono stati classificati secondo la categoria ASA (American Society of Anesthesiology) e poi premedicati, indotti e mantenuti in anestesia con protocolli diversi, scelti in base al temperamento e allo stato di salute dell'animale. I soggetti sono stati suddivisi in maniera random in due gruppi. Gruppo 1: Su 15 pazienti è stata effettuata la cateterizzazione eco-guidata dell'arteria dorsale del piede. I cani sono stati posizionati in decubito laterale e sull'arto dello stesso lato del decubito è stata eseguita la tricotomia e la disinfezione della regione dorso-mediale del tarso. Il piede è stato quindi ruotato medialmente e fissato al tavolo con del nastro per facilitare la procedura. La sonda ecografica è stata posizionata trasversalmente al vaso e il catetere è stato inserito con un approccio Out Of Plane (OOP). Sono stati quindi registrati il numero di successi/fallimenti e il tempo impiegato per terminare l'operazione in caso di esito positivo. Gruppo 2: Altri 15 pazienti sono stati sottoposti a cateterizzazione eco-guidata dell'arteria mediana. I cani sono stati posizionati in decubito laterale ed è stata effettuata la tricotomia e la disinfezione della regione mediale e distale dell'avambraccio. Il polso è stato quindi fissato al tavolo con del nastro. Una volta visualizzata la sezione trasversale del vaso sul monitor dell'ecografo, il catetere è stato inserito OOP. Anche per il secondo gruppo sono stati registrati il numero di successi /fallimenti e il tempo impiegato per terminare la procedura in caso di esito positivo.
Risultati- Dai dati relativi al numero dei tentativi che hanno condotto al successo e al fallimento, l'analisi statistica ha evidenziato una differenza significativa tra i due gruppi di lavoro (p=0.03). La percentuale di successo riscontrata è stata del 27% nei soggetti sottoposti a cateterizzazione eco-guidata dell'arteria dorsale del piede e del 73% in quelli in cui il catetere è stato posizionato a livello dell'arteria mediana. Anche la valutazione dei tempi impiegati dall'operatore per terminare la procedura in caso di esito positivo, ha rilevato una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi (p=0.002), con una tempistica decisamente inferiore per l'arto anteriore.
Conclusioni- Da questo studio è emerso che la cateterizzazione arteriosa eco-guidata rappresenta un'ottima alternativa alla metodica classica se eseguita a livello dell'arteria mediana, nella regione dell'avambraccio. La medesima procedura non può invece essere considerata efficace quando condotta sull'arteria dorsale del piede, dove risulta vantaggioso continuare ad effettuare la tecnica palpatoria. Lo studio ha poi evidenziato che la tecnica di incannulamento eco-guidato dell'arteria mediana è di facile apprendimento, anche da parte di un operatore inesperto.
ABSTRACT
Key words- Anesthesia, dog, arterial catheter, invasive pressure, ultrasound
Aim of the study- To evaluate eco-guided arterial catheterization as an alternative to the classic palpatory method.
Material and methods- The study involved 30 dogs of different breeds, age between 10 months and 13 years and weight between 10 and 51 kg. All the patients were classified following the ASA category (American Society of Anesthesiology) and were premedicated, induced and mantained in anesthesia with different protocols, chosen according to their temperament and health state. The animals were divided in a random way in two groups. Group 1: 15 patients were destined to the eco-guided catheterization of the dorsal pedal artery. The dogs were positioned in lateral recumbency and on the lower limb of the same side of the recumbency we did the trichotomy and the disinfection of the dorsal-medial region of the tarsus. The foot was than medially rotated and fixed to the table with some tape to facilitate the procedure. The ultrasound probe was positioned transversely to the vessel and the catheter inserted with an Out Of Plane (OOP) approach. We recorded the numbers of successes and failures and the time spent to finish the procedure in case of positive result. Group 2: The second group of 15 patients we did the eco-guided catheterization of the median artery. The dogs were positioned in lateral recumbency and on the upper limb of the same side of the recumbency we did the trichotomy and the disinfection of the medial and distal region of the forearm. The wrist was than fixed to the table with some tape. Once displayed the transversal section of the vessel on the monitor, the catheter was inserted OOP. Like in the group 1, we recorded the numbers of successes/failures and the time spent to finish the procedure in case of positive result.
Results- The statistic analysis of the data about the number of successes/failures shows a significant difference between the two groups (p=0.03). The percentage of success is of the 27% for the dorsal pedal artery and of the 73% for the median artery. Likewise, the evaluation of the time spent by the operator in case of positive result notices a significant difference between the two approaches (p=0.002), with a lower timing for the upper limb.
Conclusions- This study demonstrates that the eco-guided arterial catheterization is a valid alternative to the classic method when done on the median artery. The same procedure cannot be considered effectual on the dorsal pedal artery, where the palpatory technique continues to be advantageous. Besides, the work shows that the catheterization of the median artery can be easily learned, also by an unskilled operator.
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