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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03272014-100548


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
NAVARI, LETIZIA
URN
etd-03272014-100548
Titolo
Valutazioni citologiche nel paziente epatopatico
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Marchetti, Veronica
correlatore Prof.ssa Abramo, Francesca
Parole chiave
  • citologia
  • degenerazioni
  • epatopatie
  • cane
  • classificazione
  • punteggio
  • morfologia
  • cytology
  • degeneration
  • liver disease
  • dog
  • classification
  • score
  • morphology
Data inizio appello
11/04/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’approccio diagnostico alle patologie epatobiliari è complesso e, partendo dall'esame clinico, richiede una valutazione dei parametri di danno, di funzionalità epatica e della diagnostica per immagini al fine di confermare l’epatopatia, ma solo raramente sono in grado di delineare con esattezza la natura del processo e spesso la certezza diagnostica avviene solo dopo l'esame istopatologico. In questo contesto la citologia acquista un ruolo importante consentendo di valutare morfologicamente il tessuto epatico con un’invasività minima, un tempo di esecuzione e di valutazione decisamente breve. Le epatopatie degenerative nel cane sono molto comuni e vengono facilmente caratterizzate citologicamente ma con difficoltà possono essere correlate ad una condizione patologica ben precisa.
Lo studio, condotto su 34 cani con diagnosi citologica di epatopatia degenerativa, ha avuto lo scopo di individuare criteri morfologici per una classificazione quantitativa delle degenerazioni epatiche, e cercare eventuali correlazioni con i test biochimici di danno e funzionalità epatica nonché con la diagnosi conclusiva clinica. I risultati hanno dimostrato una dipendenza statisticamente significativa tra la presenza di microvacuolizzazioni citoplasmatiche e patologia clinica, nonché un’influenza statisticamente rilevante tra il grado delle alterazioni citoplasmatiche e livelli sierici di fibrinogeno. Tra i parametri di funzionalità epatica la glicemia è risultato il dato maggiormente influenzato dalla severità dell’alterazione citologica. Lo studio ha permesso di indicare alcuni fattori che, attraverso l’osservazione di una casistica maggiore, possono potenzialmente offrire un ulteriore caratterizzazione utile nell’inquadramento diagnostico delle patologie epatobiliari.
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