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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03272012-095624


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BASSETTO, ELISA
URN
etd-03272012-095624
Titolo
MITO E SIMBOLO DELLA MODERNITA' FASCISTA: LO SPORT IN MOSTRA NEGLI ANNI TRENTA
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
STORIA DELL'ARTE
Relatori
relatore Cortesini, Sergio
Parole chiave
  • Marisa Mori
  • Mario Moschi
  • Farpi Vignoli
  • Carlo Carrà
  • Rino Parenti
  • quadriennale
  • Thayath
  • Raniero Nicolai
  • secondo futurismo
  • Achille Starace
  • olimpiadi
  • Fausto Pirandello
  • Ezio Sclavi
  • scuola romana
  • razionalismo
  • Mario Mafai
  • dopolavoro
  • Giuseppe Bottai
  • Roberto Farinacci
Data inizio appello
23/04/2012
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
23/04/2052
Riassunto
Con l’avvento del regime fascista italiano, la pratica sportiva conobbe una notevole diffusione. I motivi alla base dell’interesse del fascismo nei confronti dello sport furono molteplici: il nazionalismo, la militarizzazione delle masse, la celebrazione del culto del capo, tutti convergenti verso quell’ideale di rivoluzione antropologica che era il principale obiettivo di Mussolini e degli altri membri del partito. La cultura figurativa si mostrò particolarmente ricettiva agli stimoli provenienti da questo ambito: la velocità e il dinamismo, il culto della macchina, il corpo dell’atleta come simbolo di perfetta virilità furono temi al centro dello sviluppo dell’arte ispirata allo sport. Il potere politico non mancò di incentivare tale collegamento: la tematica sportiva ben si prestava a promuovere i valori cari all’ideologia fascista. I soggetti sportivi conobbero nel corso degli anni Trenta una diffusione senza precedenti nell’ambito delle principali manifestazioni espositive dell’epoca: la Mostra dello Sport a Milano nel 1935, le Mostre Nazionali d'Arte sportiva (1936,1940) in preparazione ai Concorsi d’Arte Olimpici, il Premio San Remo di scultura, la terza edizione del Premio Cremona, la I Mostra Nazionale di Fotografia Sportiva e infine la Mostra Internazionale delle Sport prevista per l’Esposizione Universale di Roma del 1942 e mai realizzata.
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