Tesi etd-03262019-105901 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MARCHI, ANDREA
URN
etd-03262019-105901
Titolo
L'edificio XI della Manifattura Tabacchi di Lucca: ipotesi di recupero funzionale con metodologia HBIM
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Lanini, Luca
relatore Arch. Martino, Massimiliano
relatore Arch. Martino, Massimiliano
Parole chiave
- Building Information Modeling (BIM)
- Historic Building Information Modeling (HBIM)
- laser scanner
- Manifattura Tabacchi di Lucca
- metodologia HBIM
- patrimonio esistente
Data inizio appello
23/04/2019
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
23/04/2089
Riassunto
Il lavoro di tesi proposto ha come scopo quello di fornire un contributo utile a definire una metodologia HBIM, ovvero l’applicazione del Building Information Modelling, in riferimento agli edifici storici. Questa tecnologia fa si che si possa modellare un edificio attraverso la definizione di oggetti parametrici, consentendo l'inserimento di informazioni utili per tutte le fasi del ciclo di vita dell’edificio; proprio in questo il BIM si differenzia dai sistemi CAD e ci consente di lavorare a un “livello” più alto. La possibilità di riutilizzare largamente gli oggetti parametrici creati e di implementare le informazioni, l’automatizzazione di molteplici operazioni e l’interoperabilità tra le varie figure sono vantaggi che facilitano la gestione dei dati e portano ad un risparmio di tempi e costi. Questi aspetti hanno permesso una rapida diffusione di questa tecnologia nel panorama internazionale, e più recentemente anche a livello italiano, tanto che il recente Codice dei Contratti ha introdotto l’utilizzo obbligatorio del BIM per i lavori pubblici.
Nel campo della conservazione degli edifici storici, la ricerca ha mostrato le potenzialità dell’applicazione del BIM ai beni architettonici, materia tuttora in continuo sviluppo. Il BIM è stato ideato per modellare edifici di nuova costruzione che presentano elementi seriali e standardizzati, mentre gli edifici storici esistenti raramente presentano queste caratteristiche, a causa della loro unicità e in molti casi irripetibilità. Tuttavia numerosi sono i vantaggi che l’uso del BIM porta con sé nell’ambito l’edilizia storica: l’archiviazione di informazioni relative a un edificio in un unico modello, la facilità di integrazione con strumenti relativi a rilievi tridimensionali ad alta definizione, la definizione degli interventi del progetto di restauro, l’estrapolazione di informazioni legate alla manutenzione e la gestione e infine la stima dei costi dell’intervento.
La tesi è strutturata in sette/otto capitoli; il primo riguarda il Building Information Modeling dalle sue teorizzazioni alle sue molteplici applicazioni. Nel dettaglio, affronta la sua storia, la sue definizione e la sua diffusione a livello internazionale, europeo e italiano, e le metodologie applicative in continuo sviluppo. Il secondo capitolo affronta il tema dell’Historical Building Information Modeling, evidenziandone le differenze e le criticità relative all’applicazione rispetto al nuovo costruito. Il terzo affronta il tema dell’interoperabilità e gli aspetti nella quale può essere declinata, gli standard utilizzati a livello internazionale, i concetti di Level of Development (LOD), Level of Information (LOI) e Level of Model Definition (LOMD). I capitoli successivi si rivolgono al tema progettuale specifico oggetto che ha affrontato l'applicazione della metodologia HBIM su un edificio storico di proprietà pubblica. Nel quarto e quinto capitolo si inquadra il progetto all'interno del suo contesto urbanistico e architettonico ripercorrendo dapprima lo sviluppo della città di Lucca, poi della parte Sud-ovest del centro storico e infine del complesso della Manifattura Tabacchi di Lucca all'interno del quale si colloca l'edificio oggetto dell'applicazione metodologica. Nel sesto capitolo vengono esposte nel dettaglio le modalità di ricerca e raccolta di informazioni eterogenee e come queste informazioni sono state prima elaborate e successivamente fuse tra loro portando a definire il modello dell’edificio. Infine nel settimo e ultimo capitolo viene affrontato il tema della progettazione del Palazzo delle Professioni della città di Lucca e dell’annesso spazio di Coworking, analizzando le caratteristiche dell’idea progettuale e la possibilità di realizzazione all’interno dell’edificio XI della proposta di recupero funzionale.
Nel campo della conservazione degli edifici storici, la ricerca ha mostrato le potenzialità dell’applicazione del BIM ai beni architettonici, materia tuttora in continuo sviluppo. Il BIM è stato ideato per modellare edifici di nuova costruzione che presentano elementi seriali e standardizzati, mentre gli edifici storici esistenti raramente presentano queste caratteristiche, a causa della loro unicità e in molti casi irripetibilità. Tuttavia numerosi sono i vantaggi che l’uso del BIM porta con sé nell’ambito l’edilizia storica: l’archiviazione di informazioni relative a un edificio in un unico modello, la facilità di integrazione con strumenti relativi a rilievi tridimensionali ad alta definizione, la definizione degli interventi del progetto di restauro, l’estrapolazione di informazioni legate alla manutenzione e la gestione e infine la stima dei costi dell’intervento.
La tesi è strutturata in sette/otto capitoli; il primo riguarda il Building Information Modeling dalle sue teorizzazioni alle sue molteplici applicazioni. Nel dettaglio, affronta la sua storia, la sue definizione e la sua diffusione a livello internazionale, europeo e italiano, e le metodologie applicative in continuo sviluppo. Il secondo capitolo affronta il tema dell’Historical Building Information Modeling, evidenziandone le differenze e le criticità relative all’applicazione rispetto al nuovo costruito. Il terzo affronta il tema dell’interoperabilità e gli aspetti nella quale può essere declinata, gli standard utilizzati a livello internazionale, i concetti di Level of Development (LOD), Level of Information (LOI) e Level of Model Definition (LOMD). I capitoli successivi si rivolgono al tema progettuale specifico oggetto che ha affrontato l'applicazione della metodologia HBIM su un edificio storico di proprietà pubblica. Nel quarto e quinto capitolo si inquadra il progetto all'interno del suo contesto urbanistico e architettonico ripercorrendo dapprima lo sviluppo della città di Lucca, poi della parte Sud-ovest del centro storico e infine del complesso della Manifattura Tabacchi di Lucca all'interno del quale si colloca l'edificio oggetto dell'applicazione metodologica. Nel sesto capitolo vengono esposte nel dettaglio le modalità di ricerca e raccolta di informazioni eterogenee e come queste informazioni sono state prima elaborate e successivamente fuse tra loro portando a definire il modello dell’edificio. Infine nel settimo e ultimo capitolo viene affrontato il tema della progettazione del Palazzo delle Professioni della città di Lucca e dell’annesso spazio di Coworking, analizzando le caratteristiche dell’idea progettuale e la possibilità di realizzazione all’interno dell’edificio XI della proposta di recupero funzionale.
File
Nome file | Dimensione |
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00_Introduction.pdf | 7.43 Mb |
5 file non consultabili su richiesta dell’autore. |