logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03262013-122034


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BUONAMICI, CLAUDIA
URN
etd-03262013-122034
Titolo
Studio dei materiali autografi de La Canzone del Carroccio di Giovanni Pascoli.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Relatori
relatore Curti, Luca
Parole chiave
  • La Canzone del Carroccio
  • Giovanni Pascoli
  • autographs La Canzone del Carroccio
Data inizio appello
22/04/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/04/2053
Riassunto
Oggetto di studio della presente indagine sono l’elaborazione testuale e le diverse re-dazioni manoscritte de La Canzone del Carroccio: Poema che si iscrive nell’ambizioso progetto pascoliano di un ciclo di sei Canzoni dedicate al re Enzio di Svevia, di cui fanno parte quelle del Carroccio, del Paradiso e dell’Olifante, portate a compimento e pubblicate tra 1908 e il 1909, e quelle dello Studio, del Cor gentile e Biancofiore, mai realizzate a causa della sopraggiunta morte del poeta. La Canzone del Carroccio consta di undici canti – ognuno dei quali costituiti da quattro lasse di venti versi, ad eccezione del canto X compo-sto da settantanove versi – ed è corredata da note al testo finalizzate a commentare, illustra-re le fonti assunte a modello, spiegare consuetudini medievali e giustificare scelte lingui-stiche . Tramandano l’opera settantotto autografi, alcuni dei quali vergati su ambedue le facciate, e due stampe recanti correzioni autografe e indirizzate alla tipografia in occasione dell’editio princeps del 1908.
Lo studio dell’elaborazione del testo e delle diverse redazioni autografe della Canzo-ne implica come primo passo fondamentale la scelta del testo critico, ovvero della lezione da porre a testo base: in questo caso è stato scelto, come espressione dell’ultima volontà dell’autore, il testo della Canzone edito da Nicola Zanichelli il 30 aprile 1912, presso la Tipografia di Augusto Cacciari a Bologna. Il testo a stampa – pubblicato ventiquattro giorni dopo la morte del poeta, ma dopo essere stato sorvegliato dall’autore – è il medesimo su cui si basa l’edizione critica a stampa esistente, allestita da Massimo Castoldi e pubblicata per Pàtron nel 2005.
Alla trascrizione del testo base seguono la ricostruzione e la rappresentazione del processo correttorio del testo stesso, cui si giunge previa formulazione di un’ipotesi di ordinamento dei manoscritti e delle stampe recanti correzioni autografe, fondata sui dati in essi contenu-ti. La ricostruzione dell’iter elaborativo si concretizza nella trascrizione dell’avantesto – di quei materiali aventi cioè una relazione immediata con il testo (come le prime stesure e i successivi rifacimenti che precedono il testo vero e proprio) – secondo le modalità previste dall’edizione critica o critico-genetica di stampo tedesco-italiano. Se per i testi in versi si è fatto ricorso a un apparato di tipo verticale, per i testi prosastici, non divisibili in segmenti che rientrino nella misura della riga, si è preferito adoperare un apparato genetico di tipo orizzontale e derivativo. Completa il lavoro la descrizione degli aspetti materiali e formali degli esemplari autografi, modellata sui criteri di edizione proposti dall’Edizione Nazionale delle opere pascoliane.
File