Tesi etd-03252019-100513 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SCATENA, SARA
URN
etd-03252019-100513
Titolo
La dematerializzazione dei processi di qualità nel sistema sanitario. Il caso dell'Usl Nord Ovest.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Lazzini, Simone
Parole chiave
- accreditamento
- dematerializazzione
- processi di qualità
- sanità 2.0
- sistema sanitario
Data inizio appello
02/05/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/05/2089
Riassunto
La sanità rappresenta una delle variabili centrali e di maggior rilievo per lo sviluppo della società e degli individui che ne fanno parte.
Nel corso del 900 e soprattutto negli ultimi decenni, si è assistito ad una razionalizzazione e di una sistematica valutazione della qualità dei servizi sanitari, allo scopo di migliorare costantemente pratiche professionali, organizzazione dei servizi e governo della sanità. In particolare, i decreti legislativi 502 del 1992 e 229 del 1999, in seguito alla legge istitutiva del S.S.N. n. 833 del 1978, hanno costituito riforme in senso stretto, volte al riordino della disciplina sanitaria e alla razionalizzazione del servizio sanitario.
La qualità in ambito sanitario rappresenta un argomento di molteplici peculiarità sotto l’aspetto di definirne la qualità. Essendo un servizio, come tale è contraddistinto da intangibilità, immaterialità dell’output e dalla non trasferibilità del tempo, che ne rendono difficile la misurazione e la relativa valutazione.
Partendo da tale assunto, il lavoro si è concretizzato con lo studio delle procedure di autorizzazione e accreditamento, in particolare: il processo di accreditamento nelle strutture sanitarie.
L’accreditamento può essere definito come la procedura attraverso il quale un organismo autorizzato rilascia formale riconoscimento a un’organizzazione, la quale ha le competenze per svolgere un determinato compito. Tale processo, tende a garantire assistenza sanitaria di buona qualità ed efficienza organizzativa, che comporta la definizione di standard e processi di verifica per valutare l’aderenza ad essi delle organizzazioni sanitarie.
Dopo un breve escusso storico su quelle che sono state le dinamiche normative che via via si sono susseguite per dare spazio alle nuove, il lavoro si è soffermato sui modelli regionali, in particolare su quello toscano e sulla sua complessità che ha influito sui processi sanitari, tanto da ripensare a un nuovo modello di accreditamento basato sulla governance clinique con una maggiore attenzione all’utente finale.
Al fine di garantire un servizio sanitario fluido, chiaro e veritiero ai destinatari, dando loro la possibilità di essere sempre informati sulle prestazioni sanitarie e rendendoli partecipi ai processi, si è presentata la necessità di introdurre la tecnologia nella sanità.
Il primo Piano d’Azione eHealth è stato adottato nel 2004 e da allora la Commissione Europea ha sviluppato iniziative politiche volte a promuovere l'adozione dell’eHealth in tutta Europa. I primi risultati che si sono ottenuti e analizzati in questa sede sono stati il fascicolo sanitario nazionale e la dematerializzazione delle prescrizioni mediche.
Nell’ultimo capitolo a conclusione del lavoro, si è voluto dare una valenza pratica dell’introduzione della tecnologia nell’azienda. A tal fine infatti nell’azienda Usl nord ovest, si sta ultimando l’evoluzione dell’applicativo ROBOT, (già in uso), per la dematerializzazione di tutte le procedure e protocolli nell’ambito della qualità sanitaria, affinché si possa eliminare definitivamente la variabile spazio-tempo tra le varie strutture e utenti nell’azienda.
Questo processo, partito per un’esigenza nell’accreditamento, ha le miglior intenzioni per poter espandersi in tutti gli ambiti delle strutture sanitarie per riuscire a gestire più fluidamente tutte le risorse al loro interno e in tutti i dipartimenti. In un futuro non troppo lontano, questo applicativo potrebbe essere la base per gestire tutti i pazienti, eliminando per sempre il cartaceo.
Nel corso del 900 e soprattutto negli ultimi decenni, si è assistito ad una razionalizzazione e di una sistematica valutazione della qualità dei servizi sanitari, allo scopo di migliorare costantemente pratiche professionali, organizzazione dei servizi e governo della sanità. In particolare, i decreti legislativi 502 del 1992 e 229 del 1999, in seguito alla legge istitutiva del S.S.N. n. 833 del 1978, hanno costituito riforme in senso stretto, volte al riordino della disciplina sanitaria e alla razionalizzazione del servizio sanitario.
La qualità in ambito sanitario rappresenta un argomento di molteplici peculiarità sotto l’aspetto di definirne la qualità. Essendo un servizio, come tale è contraddistinto da intangibilità, immaterialità dell’output e dalla non trasferibilità del tempo, che ne rendono difficile la misurazione e la relativa valutazione.
Partendo da tale assunto, il lavoro si è concretizzato con lo studio delle procedure di autorizzazione e accreditamento, in particolare: il processo di accreditamento nelle strutture sanitarie.
L’accreditamento può essere definito come la procedura attraverso il quale un organismo autorizzato rilascia formale riconoscimento a un’organizzazione, la quale ha le competenze per svolgere un determinato compito. Tale processo, tende a garantire assistenza sanitaria di buona qualità ed efficienza organizzativa, che comporta la definizione di standard e processi di verifica per valutare l’aderenza ad essi delle organizzazioni sanitarie.
Dopo un breve escusso storico su quelle che sono state le dinamiche normative che via via si sono susseguite per dare spazio alle nuove, il lavoro si è soffermato sui modelli regionali, in particolare su quello toscano e sulla sua complessità che ha influito sui processi sanitari, tanto da ripensare a un nuovo modello di accreditamento basato sulla governance clinique con una maggiore attenzione all’utente finale.
Al fine di garantire un servizio sanitario fluido, chiaro e veritiero ai destinatari, dando loro la possibilità di essere sempre informati sulle prestazioni sanitarie e rendendoli partecipi ai processi, si è presentata la necessità di introdurre la tecnologia nella sanità.
Il primo Piano d’Azione eHealth è stato adottato nel 2004 e da allora la Commissione Europea ha sviluppato iniziative politiche volte a promuovere l'adozione dell’eHealth in tutta Europa. I primi risultati che si sono ottenuti e analizzati in questa sede sono stati il fascicolo sanitario nazionale e la dematerializzazione delle prescrizioni mediche.
Nell’ultimo capitolo a conclusione del lavoro, si è voluto dare una valenza pratica dell’introduzione della tecnologia nell’azienda. A tal fine infatti nell’azienda Usl nord ovest, si sta ultimando l’evoluzione dell’applicativo ROBOT, (già in uso), per la dematerializzazione di tutte le procedure e protocolli nell’ambito della qualità sanitaria, affinché si possa eliminare definitivamente la variabile spazio-tempo tra le varie strutture e utenti nell’azienda.
Questo processo, partito per un’esigenza nell’accreditamento, ha le miglior intenzioni per poter espandersi in tutti gli ambiti delle strutture sanitarie per riuscire a gestire più fluidamente tutte le risorse al loro interno e in tutti i dipartimenti. In un futuro non troppo lontano, questo applicativo potrebbe essere la base per gestire tutti i pazienti, eliminando per sempre il cartaceo.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |