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L'elaborato finale di tesi magistrale verte sull'iconografia di Ovidio in esilio e prevede sei capitoli, legati da un unico filo conduttore. Dopo aver tracciato nella maniera più accurata possibile Ovidio e il suo tempo, compreso il corpus ovidiano, si passa a delineare le cause della relegazione sul Mar Nero, a Tomi, ordinata dall'imperatore Augusto nell'8 d.C. L'esilio viene principalmente esaminato da un punto di vista figurativo, con cinque artisti di grande respiro quali Giovanni Battista Benvenuti detto l'Ortolano, Giovanni Tebaldi, Joseph Mallord William Turner, Eugène Delacroix ed Ettore Ferrari, che se ne occupano nella maniera più originle e diversa gli uni dagli altri. Si indaga, altresì, la parte letteraria della tematica, visto che l'esilio del poeta latino mostra tanti punti di contatto con intellettuali nazionali e di fama internazionale, da Ugo Foscolo a Lord Byron, da Victor Hugo al filosofo Giordano Bruno. E' una tesi che verte su un tema ancora poco indagato dalla critica, che mostra quanto la storia dell'arte e la letteratura siano arti sorelle.