Tesi etd-03242015-110002 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TORSIELLO, ELISA
URN
etd-03242015-110002
Titolo
"La decostruzione dell'immagine divistica:
Cary Grant e James Stewart nei film di Alfred Hitchcock"
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Ambrosini, Maurizio
correlatore Prof. Cuccu, Lorenzo
correlatore Prof. Cuccu, Lorenzo
Parole chiave
- Alfred Hitchcock
- Cary Grant
- Divismo
- James Stewart
- Storia del cinema
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi verterà principalmente su come il regista inglese Alfred Hitchcock abbia tentato di modificare l’immagine divistica di due dei più grandi attori della cosiddetta “età dell’oro” di Hollywood: Cary Grant e James Stewart. La scelta di tale argomento è scaturita dalla mia passione per il cinema di Alfred Hitchcock in primis, e dalla mia ammirazione per la straordinaria carriera cinematografica sia di Cary Grant, che di James Stewart. Mi ha sempre affascinato analizzare l’evolversi dello stile recitativo di vari attori in base soprattutto ai differenti registi che li hanno diretti. Alfred Hitchcock era un regista veramente innovativo e geniale per il suo tempo, e tale originalità credo la si possa ritrovare anche nel suo tentativo di fare a meno delle immagini divistiche degli attori con cui collaborava, puntando maggiormente sull’immagine dell’attore in quanto persona in carne ed ossa, con le sue paure e timori, che nella sua figura di divo. Il periodo durante il quale Hitchcock si è ritrovato a operare a Hollywood era ancora quello dominato dal fenomeno del divismo. A ogni attore era affibbiata una precisa immagine, o meglio, un preciso tipo di personaggio che si poteva ritrovare in ogni film da esso interpretato. Cary Grant e James Stewart per quanto abbiano cercato di fare a meno della loro immagine divistica, non furono capaci di sottrarsi del tutto a tale operazione. In tutti i loro film si ritrovava un preciso tipo di personaggio con caratteristiche sia fisiche che caratteriali che si reiterava costantemente. Col contributo di Alfred Hitchcock entrambi questi attori ebbero finalmente la possibilità di distaccarsi da questa loro immagine divistica, andando a interpretare personaggi più misteriosi e moralmente più discutibili, andando a sovvertire quella precisa immagine che di loro il pubblico si era fatto nel corso degli anni. Tante volte si è affermato che Hitchcock abbia fatto interpretare a Cary Grant ruoli che si basavano sull’ideale di uomo che egli voleva essere, mentre a James Stewart quelli dell’uomo che Hitchcock era. Scopo della mia tesi è proprio quello di indagare se tale affermazione sia veritiera o meno e, in caso di risposta positiva, individuare gli aspetti che più hanno caratterizzato tali personaggi al fine di sovvertire tali immagini divistiche.
Perseguendo questo mio scopo, dedicherò un primo capitolo al fenomeno del divismo. Solo trattando le fasi storiche che lo hanno visto evolversi e individuando in cosa esso è consistito mi sarà possibile far comprendere quanto in quel lasso di tempo passato alla storia come “l’età classica” di Hollywood, lo star-system abbia giocato un ruolo primario nella gestione delle carriere dei vari attori.
A seguire vi saranno due capitoli in cui, attraverso le analisi dei maggiori film interpretati da Cary Grant e James Stewart prima del loro incontro con Alfred Hitchcock, cercherò di tracciare le maggiori caratteristiche che hanno dato vita alla star persona di questi due attori. Solo così facendo mi sarà poi possibile constatare in qual modo, e attraverso quali tipologie di personaggi, il regista inglese abbia tentato di modificare tali immagini divistiche.
Il quinto capitolo, ossia quello immediatamente precedente all’analisi dei film diretti dal regista inglese e interpretati dai due attori, riguarderà lo stile registico di Hitchcock. Mi concentrerò nello specifico sia sul tipo di legame che il regista instaurava coi propri attori, sia sull’analisi delle decisioni sulla spinta delle quali egli andava a scegliere gli attori che avrebbero dovuto dare corpo ai propri personaggi davanti la macchina da presa.
A seguire verranno analizzati gli otto film (quattro per ogni attore) realizzati da Cary Grant e James Stewart in collaborazione con il geniale regista inglese. Per quanto riguarda la collaborazione tra Hitchcock e Cary Grant verranno analizzate le seguenti pellicole: Suspicion (1941), Notorious (1946), Caccia al ladro (1955) e Intrigo Internazionale (1959). Per quanto concerne invece la collaborazione tra Hitchcock e James Stewart saranno analizzati i seguenti titoli: Nodo alla gola (1948), La finestra sul cortile (1954), L’uomo che sapeva troppo (1956) e La donna che visse due volte (1958). Si cercherà di stabilire il tipo di eroi e le caratteristiche affibbiate a questi personaggi, così come lo stile recitativo col quale i due attori decisero di interpretare tali ruoli. Una particolare attenzione verrà rivolta anche alla disamina delle specifiche scelte registiche con le quali Hitchcock ha realizzato tali pellicole. Il tutto per comprendere se effettivamente Hitchcock fosse, o meno, interessato alle immagini divistiche dei propri attori e in che modo abbia tentato di offrire un lato del tutto nuovo, introspettivo, se non misterioso ai due attori.
Perseguendo questo mio scopo, dedicherò un primo capitolo al fenomeno del divismo. Solo trattando le fasi storiche che lo hanno visto evolversi e individuando in cosa esso è consistito mi sarà possibile far comprendere quanto in quel lasso di tempo passato alla storia come “l’età classica” di Hollywood, lo star-system abbia giocato un ruolo primario nella gestione delle carriere dei vari attori.
A seguire vi saranno due capitoli in cui, attraverso le analisi dei maggiori film interpretati da Cary Grant e James Stewart prima del loro incontro con Alfred Hitchcock, cercherò di tracciare le maggiori caratteristiche che hanno dato vita alla star persona di questi due attori. Solo così facendo mi sarà poi possibile constatare in qual modo, e attraverso quali tipologie di personaggi, il regista inglese abbia tentato di modificare tali immagini divistiche.
Il quinto capitolo, ossia quello immediatamente precedente all’analisi dei film diretti dal regista inglese e interpretati dai due attori, riguarderà lo stile registico di Hitchcock. Mi concentrerò nello specifico sia sul tipo di legame che il regista instaurava coi propri attori, sia sull’analisi delle decisioni sulla spinta delle quali egli andava a scegliere gli attori che avrebbero dovuto dare corpo ai propri personaggi davanti la macchina da presa.
A seguire verranno analizzati gli otto film (quattro per ogni attore) realizzati da Cary Grant e James Stewart in collaborazione con il geniale regista inglese. Per quanto riguarda la collaborazione tra Hitchcock e Cary Grant verranno analizzate le seguenti pellicole: Suspicion (1941), Notorious (1946), Caccia al ladro (1955) e Intrigo Internazionale (1959). Per quanto concerne invece la collaborazione tra Hitchcock e James Stewart saranno analizzati i seguenti titoli: Nodo alla gola (1948), La finestra sul cortile (1954), L’uomo che sapeva troppo (1956) e La donna che visse due volte (1958). Si cercherà di stabilire il tipo di eroi e le caratteristiche affibbiate a questi personaggi, così come lo stile recitativo col quale i due attori decisero di interpretare tali ruoli. Una particolare attenzione verrà rivolta anche alla disamina delle specifiche scelte registiche con le quali Hitchcock ha realizzato tali pellicole. Il tutto per comprendere se effettivamente Hitchcock fosse, o meno, interessato alle immagini divistiche dei propri attori e in che modo abbia tentato di offrire un lato del tutto nuovo, introspettivo, se non misterioso ai due attori.
File
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