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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03242015-104006


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MIGLIORE, MARTINA
URN
etd-03242015-104006
Titolo
UN NUOVO MODELLO MURINO PER LA PATOLOGIA CAUSATA DALLA CARENZA DEL TRASPORTATORE DELLA CREATINA
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI E INDUSTRIALI
Relatori
relatore Prof. Pizzorusso, Tommaso
relatore Prof. Cioni, Giovanni
relatore Prof. Pasqualetti, Massimo
Parole chiave
  • creatina
  • deficit primario di creatina
  • modello murino
  • ritardo mentale
  • trasportatore della creatina
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2085
Riassunto
Le sindromi con deficit primario di creatina comprendono tre diverse malattie ereditarie che causano per la maggior parte sintomi di tipo neurologico. Queste patologie si differenziano tra loro in base al difetto molecolare coinvolto: in due casi il deficit di creatina è dovuto all’incapacità di sintetizzare la sostanza, nel terzo caso è dovuta alla carenza della molecola deputata al suo trasporto. Il disordine metabolico dovuto alla carenza del trasportatore della creatina viene ereditato con il cromosoma X (CCDS1) e causa difetti cognitivi in apprendimento e memoria,difficoltà di linguaggio ed è stata rilevata una suscettibilità a crisi epilettiche nell’1% di soggetti maschi.
Nei casi in cui il deficit di creatina sia dovuto all’incapacità di sintesi si possono migliorare i sintomi tramite somministrazione di creatina esogena, mentre la CCDS1 è attualmente incurabile.
L’attuale mancanza di una strategia d’intervento efficace è dovuta almeno parzialmente all’estrema scarsità di modelli animali. Questi infatti sono uno strumento cruciale per analizzare i meccanismi patogenetici caratteristici delle patologie e per sviluppare nuove strategie terapeutiche.
Ad oggi sono stati creati solo due modelli animali che mimano il fenotipo della CCDS1: uno KO totale ed uno condizionale in cui la delezione di CrT viene guidata dal promotore CaMKIII specificamente a livello dei neuroni eccitatori del prosencefalo nel periodo postnatale.
Data l’importanza di modelli multipli abbiamo generato un nuovo modello ottenuto tramite delezione ubiquitaria degli esoni 5-7 nel gene Slc6a8. I KO totali manifestano difetti cognitivi che riassumono le caratteristiche principali della patologia umana.
Abbiamo effettuato dei test comportamentali utilizzando topi a patire da P40 (Postnatal Day, giovani adulti) per ogni genotipo (KO totali, wt).
I test consistono in: open field (durata:1 giorno), Object Recognition Test (ORT) a 24h (durata:3giorni), Ymaze (durata:1 giono), Morris Water Maze con piattaforma non visibile (durata:7 giorni), e test per l’attività locomotoria (durata:1 giorno). Inoltre gli animali vengono pesati a P60 e P100.
Gli animali KO nell’ORT non discriminano l’oggetto nuovo, al contrario dei wt , nel Y maze il gruppo CrT-/y mostra significativamente meno alternanza spontanea rispetto al gruppo di controllo, nel MWM la distanza percorsa nei primi 3 giorni di test per trovare la piattaforma sommersa è più grande nei topi CrT-/y e si evidenzia un danneggiamento della memoria spaziale in quanto gli animali non ricordano la posizione della piattaforma quando questa viene tolta. Inoltre si è potuta notare, nei topi CrT-/y una minore attività locomotoria, in particolare una diminuzione di essa durante il periodo notturno.
Un gruppo separato di animali (P30) è stato utilizzato per il dosaggio della creatina nei diversi tessuti.
I livelli di creatina sono stati misurati tramite gascromatografia/spettrometria di massa in: cervello (corteccia e ippocampo), muscolo, cuore e reni. Si è osservata una significativa riduzione della concentrazione di creatina in tutti i distretti.
Questi risultati dimostrano che questo è un buon modello di CCSD1 e può essere uno strumento utile per lo sviluppo di possibili strategie terapeutiche. Inoltre abbiamo creato un altro modello KO condizionale, con la delezione guidata dal promotore Nestin in precursori di cellule neuronali del SNC, sul quale sono in corso studi che mirano a mimare al meglio la patologia umana in cui in effetti si rilevano problemi a livello cognitivo e non muscolare.
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