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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03232021-101814


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CERBIONI, ANNALISA
URN
etd-03232021-101814
Titolo
Identificazione di una signature genetica come biomarcatore predittivo di risposta al trattamento chemioterapico in pazienti affetti da carcinoma polmonare a piccole cellule
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Martelli, Alma
correlatore Dott.ssa Del Re, Marzia
Parole chiave
  • small cell lung cancer
  • SCLC
  • cooccurence
  • co-occorrenza
  • biomarcatore predittivo
  • predictive biomarkers
  • signature
  • medicina personalizzata
  • carcinoma polmonare a piccole cellule
  • target therapy
Data inizio appello
21/04/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/04/2024
Riassunto
Introduzione: Il carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) rappresenta il 13% di tutti i tumori polmonari ed è caratterizzato da una spiccata aggressività e rapidità di crescita. Il trattamento di prima linea è basato sulla combinazione di un agente a base di platino più etoposide per soggetti con malattia limitata (LS -SCLC), o l’associazione con chemioterapia ed immunoterapia per la malattia estesa (ES -SCLC). Poiché per lo SCLC non esiste una target therapy, è di fondamentale importanza l’identificazione di mutazioni oncogeniche, che possano descrivere una signature genetica, e quindi indirizzare il trattamento verso un approccio personalizzato.

Materiali e metodi: Per la raccolta delle informazioni molecolari e cliniche sono stati utilizzati database pubblici (es. cBioPortal) ed un robusto ed innovativo approccio statistico caratterizzanti le informazioni di geni e pazienti. Le analisi effettuate hanno previsto analisi di co-occorrenza, calcolo dell’entropia del sistema, nMDS, analisi di dissimilarità di Bray-Curtis, Mantel test, network analyses, calcolo di betweeness e degree.

Risultati: Sono stati identificati 73 pazienti con SCLC, trattati omogeneamente con lo standard chemioterapico e suddivisi in due coorti sulla base dell’Overall Survival (OS): lunghi e corto-sopravviventi. È stato dimostrato che sia le co-mutazioni che l’entropia mutazionale risultavano significativamente differenti nelle due coorti (Mantel Test p-value>0.05) (lunghi-sopravviventi=1.71 e corto-sopravviventi=4.55). È stata quindi identificata una signature predittiva per le due coorti, che risulta significativamente predittiva di resistenza a chemioterapia (p -value<0.00; 16 vs 34 mesi). In dettaglio, la signature risulta predittiva di risposta al trattamento nei LS (p -value= 0.001; 19 vs 48 mesi), mentre perde di significato nei pazienti con ES (p -value=0.343; 16 vs 18 mesi).

Conclusioni: Questi risultati suggeriscono che la co-presenza di mutazioni geniche identifica cambiamenti importanti al livello del microambiente tumorale, in grado di guidare la composizione dei subcloni, e quindi il comportamento clinico degli SCLC.

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