Tesi etd-03232020-192652 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COLLETTI, ALESSANDRO
URN
etd-03232020-192652
Titolo
Effetti a medio termine di un nutraceutico a base di fibre d'avena sulla salute cardiovascolare: studio clinico randomizzato e controllato con placebo
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa Testai, Lara
Parole chiave
- dyslipidemia
- fiber oat
- Nutraceuticals
- Nutritional supplement
Data inizio appello
28/04/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/04/2090
Riassunto
Riassunto
Le malattie cardiovascolari (CVD) sono la principale causa di mortalità e disabilità in tutto il mondo, raggiungendo il 31% dei decessi nel 2012. Diversi fattori di rischio contribuiscono all'eziologia e allo sviluppo delle CVD; nello specifico, elevate concentrazioni plasmatiche di colesterolo totale (TC) e colesterolo LDL (LDL-C) costituiscono insieme all’ipertensione i principali fattori di rischio modificabili. Molti studi clinici e meta-analisi hanno mostrato la relazione tra la diminuzione del livello di LDL-C e la riduzione del rischio relativo di CVD. Attualmente, in base alla gravità della dislipidemia e del rischio CV, il trattamento si basa innanzitutto sul cambiamento dello stile di vita e, se non bastasse, sull’eventuale ricorso alla terapia farmacologica. Tuttavia, le riduzioni dei livelli di LDL-C ottenibili con modifiche dello stile di vita sono generalmente modeste (1-5%) e possono far ricadere una buona percentuale della popolazione all’interno di valori di colesterolemia “borderline” che da linee guida potrebbero non essere oggetto di trattamento farmacologico, ma che costituiscono comunque un rischio globale superiore rispetto ai soggetti con valori a target. A tal proposito, i nutraceutici e gli alimenti funzionali hanno mostrato il loro ruolo come possibili terapie di supporto per abbassare la concentrazione di TC, LDL-C e TG, specialmente nei soggetti lievemente ipercolesterolemici (prevenzione primaria), che non necessitano da linee guida di un trattamento farmacologico. All’interno dell’arsenale di molecole ipolipemizzanti, una metanalisi di 58 studi clinici e oltre 3874 soggetti ha recentemente mostrato come i beta-glucani dell’avena migliorino significativamente i livelli di TC e LDL-C, concludendo con la possibile raccomandazione di tali prodotti in prevenzione cardiovascolare. Tuttavia, gli studi clinici disponibili ad oggi hanno esaminato l'effetto ipolipemizzante a breve termine della somministrazione di beta-glucani, su campioni di popolazione relativamente piccoli, e raramente hanno coinvolto soggetti Europei. In questo contesto, è stato ritenuto interessante valutare l'effetto di una formulazione di beta-glucani, al dosaggio di 3 g/die su lipidi e glucosio plasmatici a digiuno, nonché sulla sua tollerabilità, in un campione italiano di soggetti con lieve ipercolesterolemia.
Abstract
Cardiovascular diseases (CVD) are the leading cause of mortality and disability worldwide, reaching 31% of deaths in 2012. Various risk factors contribute to the etiology and development of CVD; specifically, high plasma concentrations of total cholesterol (TC) and LDL cholesterol (LDL-C) together with hypertension are the main modifiable risk factors. Many clinical trials and meta-analyses showed the relationship between the decrease of LDL-C levels and the reduction of the relative risk of CVD. Currently, based on the severity of dyslipidemia and CV risk, the treatment is primarily based on lifestyle change and, if that is not enough, on the possible use of drug therapy. However, the reduction of LDL-C levels achievable with lifestyle changes is generally modest (1-5%) and could make a good percentage of the population fall within "borderline" cholesterol values which, by guidelines, could not be subject to drug treatment, but which in any case constitute a higher overall risk than subjects with target values. In this regard, nutraceuticals and functional foods shown their role as possible supportive therapies as lipid-lowering agents, especially in mildly hypercholesterolemic subjects (primary prevention), who do not require drug treatment. Within the arsenal of lipid-lowering molecules, a meta-analysis of 58 clinical studies and over 3874 showed the lipid-lowering activity of oat beta-glucans, concluding with the possible recommendation of these products in cardiovascular prevention. However, clinical trials available to date have examined the short-term lipid-lowering effect of beta-glucan administration on relatively small population samples, and have rarely involved European subjects. In this context, it was considered interesting to evaluate the effect of a beta-glucan formulation, at a dosage of 3 g/day on lipids and fasting plasma glucose, as well as on its tolerability, in an Italian sample of subjects with mild hypercholesterolaemia.
Le malattie cardiovascolari (CVD) sono la principale causa di mortalità e disabilità in tutto il mondo, raggiungendo il 31% dei decessi nel 2012. Diversi fattori di rischio contribuiscono all'eziologia e allo sviluppo delle CVD; nello specifico, elevate concentrazioni plasmatiche di colesterolo totale (TC) e colesterolo LDL (LDL-C) costituiscono insieme all’ipertensione i principali fattori di rischio modificabili. Molti studi clinici e meta-analisi hanno mostrato la relazione tra la diminuzione del livello di LDL-C e la riduzione del rischio relativo di CVD. Attualmente, in base alla gravità della dislipidemia e del rischio CV, il trattamento si basa innanzitutto sul cambiamento dello stile di vita e, se non bastasse, sull’eventuale ricorso alla terapia farmacologica. Tuttavia, le riduzioni dei livelli di LDL-C ottenibili con modifiche dello stile di vita sono generalmente modeste (1-5%) e possono far ricadere una buona percentuale della popolazione all’interno di valori di colesterolemia “borderline” che da linee guida potrebbero non essere oggetto di trattamento farmacologico, ma che costituiscono comunque un rischio globale superiore rispetto ai soggetti con valori a target. A tal proposito, i nutraceutici e gli alimenti funzionali hanno mostrato il loro ruolo come possibili terapie di supporto per abbassare la concentrazione di TC, LDL-C e TG, specialmente nei soggetti lievemente ipercolesterolemici (prevenzione primaria), che non necessitano da linee guida di un trattamento farmacologico. All’interno dell’arsenale di molecole ipolipemizzanti, una metanalisi di 58 studi clinici e oltre 3874 soggetti ha recentemente mostrato come i beta-glucani dell’avena migliorino significativamente i livelli di TC e LDL-C, concludendo con la possibile raccomandazione di tali prodotti in prevenzione cardiovascolare. Tuttavia, gli studi clinici disponibili ad oggi hanno esaminato l'effetto ipolipemizzante a breve termine della somministrazione di beta-glucani, su campioni di popolazione relativamente piccoli, e raramente hanno coinvolto soggetti Europei. In questo contesto, è stato ritenuto interessante valutare l'effetto di una formulazione di beta-glucani, al dosaggio di 3 g/die su lipidi e glucosio plasmatici a digiuno, nonché sulla sua tollerabilità, in un campione italiano di soggetti con lieve ipercolesterolemia.
Abstract
Cardiovascular diseases (CVD) are the leading cause of mortality and disability worldwide, reaching 31% of deaths in 2012. Various risk factors contribute to the etiology and development of CVD; specifically, high plasma concentrations of total cholesterol (TC) and LDL cholesterol (LDL-C) together with hypertension are the main modifiable risk factors. Many clinical trials and meta-analyses showed the relationship between the decrease of LDL-C levels and the reduction of the relative risk of CVD. Currently, based on the severity of dyslipidemia and CV risk, the treatment is primarily based on lifestyle change and, if that is not enough, on the possible use of drug therapy. However, the reduction of LDL-C levels achievable with lifestyle changes is generally modest (1-5%) and could make a good percentage of the population fall within "borderline" cholesterol values which, by guidelines, could not be subject to drug treatment, but which in any case constitute a higher overall risk than subjects with target values. In this regard, nutraceuticals and functional foods shown their role as possible supportive therapies as lipid-lowering agents, especially in mildly hypercholesterolemic subjects (primary prevention), who do not require drug treatment. Within the arsenal of lipid-lowering molecules, a meta-analysis of 58 clinical studies and over 3874 showed the lipid-lowering activity of oat beta-glucans, concluding with the possible recommendation of these products in cardiovascular prevention. However, clinical trials available to date have examined the short-term lipid-lowering effect of beta-glucan administration on relatively small population samples, and have rarely involved European subjects. In this context, it was considered interesting to evaluate the effect of a beta-glucan formulation, at a dosage of 3 g/day on lipids and fasting plasma glucose, as well as on its tolerability, in an Italian sample of subjects with mild hypercholesterolaemia.
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