Tesi etd-03232015-162422 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GERBI, MARGHERITA
URN
etd-03232015-162422
Titolo
Ossitocina: dalla fisiologia all'impiego nel disturbo dello spettro autistico
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
- autism spectrum
- crossover
- disturbo dello spettro autistico
- espressioni facciali
- facial expressions
- ossitocina
- oxytocin
- placebo-controllato
- ricognizione sociale
- social recognition
- Tokyo
- trial
Data inizio appello
15/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
In questa tesi viene descritta l’ossitocina, un neuropeptide sintetizzato a livello dell’ipotalamo e secreto nella neuroipofisi, il gene che la codifica, il suo recettore accoppiato a proteine G e le sue funzioni fisiologiche. Sono noti infatti gli effetti di questo ormone a livello dell’utero e della ghiandola mammaria: induce contrazioni ritmiche e regolari da parte della muscolatura liscia uterina, utili per indurre il travaglio al termine della gravidanza, e stimola la secrezione del latte tramite la contrazione delle cellule mioepiteliali del tessuto mammario. Gioca inoltre un ruolo fondamentale nello sviluppo delle interazioni e nei legami sociali. Per questo sono stati compiuti numerosi studi negli ultimi anni per cercare di dimostrare come l’ossitocina possa contribuire a migliorare la funzionalità cerebrale delle zone che trattano la comunicazione sociale nei soggetti che presentano malattie mentali, come il disturbo dello spettro autistico (ASD). È stato ampiamente dimostrato che l’ossitocina migliora e incrementa certi aspetti del comportamento che risultano essere alterati e deficitari in questi individui, come la fiducia in sé stessi e negli altri, l’interpretazione delle espressioni facciali, l’empatia, il legame parentale e con il partner e la socializzazione più in generale, così come attiva i circuiti cerebrali coinvolti nell’analisi delle informazioni. A sostegno di questa tesi vengono riportati alcuni studi svolti recentemente all’università di Tokyo tramite la Risonanza Magnetica funzionale di imaging (fMRI) e analisi in doppio cieco, randomizzate e placebo controllate.
File
Nome file | Dimensione |
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01.riass...o.pdf.pdf | 28.88 Kb |
02.Front...o.pdf.pdf | 68.12 Kb |
03.Indice.pdf | 23.92 Kb |
04.Tesi.pdf | 2.02 Mb |
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