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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03232015-141337


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GUIDI, CHIARA
URN
etd-03232015-141337
Titolo
La vite nel Medioevo in Maremma: catalogazione di reperti vegetali del 1400 e analisi molecolare di vinaccioli antichi attraverso marcatori molecolari a DNA
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
relatore Prof. D'Onofrio, Claudio
correlatore Arch. Fiorini, Barbara
Parole chiave
  • marcatori molecolari
  • vinaccioli antichi
  • vite
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2085
Riassunto
Riassunto
La domesticazione della vite europea (Vitis vinifera ssp. sativa) ha origini lontanissime. L’ipotesi più accreditata supporta la tesi che l’origine dei vitigni europei derivi da un’antica domesticazione delle viti selvatiche (Vitis vinifera ssp. sylvestris) presenti nel medio oriente nella cosiddetta mezzaluna fertile, da dove sembra siano arrivati i vitigni coltivati ora presenti sul territorio italiano. La vite e, soprattutto, il vino hanno avuto nei secoli una grande importanza dal punto di vista sociale ed economico, che l’hanno portata ad essere una delle principali colture presenti sul territorio italiano. Negli ultimi anni, studi di archeobotanica hanno supportato l’importanza di questa coltura nella storia. Recentemente, sotto il Duomo di Grosseto, è stato ritrovato un “pozzo di butto” risalente al XV secolo e contenente diversi reperti archeologici, tra cui del materiale vegetale appartenente a varie specie botaniche compresa la vite. Lo scopo di questa tesi è quello di catalogare su base morfologica il materiale vegetale proveniente dal pozzo e, successivamente, procedere ad una genotipizzazione attraverso un’analisi SSR di alcuni dei vinaccioli catalogati, per poter eventualmente stabilire un legame parentale con le specie di vite attualmente coltivate in Toscana. Per fare questo è stato estratto il DNA dai vinaccioli e, dopo averlo quantificato attraverso la PCR real-time, è stato analizzato il profilo dei 9 loci microsatelliti di Vitis vinifera concordati a livello internazionale: VVS2, VVMD5, VVMD7, VVM27, VrZAG62, VrZAG79, VVMD25, VVMD28 e VVMD32. I risultati dell’estrazione e dell’analisi SSR hanno mostrato come sia variabile la quantità e la qualità del materiale genetico conservato in ogni singolo vinacciolo fossile. È stato inoltre possibile ipotizzare alcune possibili parentele tra le varietà di vite a cui appartengono i vinaccioli fossili e alcune tra le varietà attualmente coltivate sul territorio italiano, in particolare in Toscana.

Abstract
The domestication of the European grapevine (Vitis vinifera ssp. sativa) has ancient origins. The hypothesis supports the theory that the origin of the European grape varieties derive from an ancient domestication of wild grapevine (Vitis vinifera ssp. sylvestris) in the Middle East in the so-called Fertile Crescent, where the grape varieties now cultivated on the Italian territory seems to be originated . The grapevine and, especially the wine, have had over the centuries a great importance from the point of view of the social and economic development, this has led it to be one of the main crops of the Italian territory. In recent years, studies of archaeobotany have supported the importance of this crop in the history. Recently, under the Cathedral of Grosseto, was found a "well throw" dated from the fifteenth century which contains several archaeological finds, including the plant material belonging to various botanical species including the vine. The purpose of this thesis is to catalog the material coming from the well on the basis of the plant morphology, and thereafter proceed to a genotyping of some of the grape seeds cataloged through a microsatellite analysis, with the aim of establishing a possible parental link with the grapevine varieties currently grown in Tuscany. To do this we extracted the DNA from the grape seeds and, after the quantification by real-time PCR, we analyzed the profile of nine microsatellite loci of Vitis vinifera established at international level: VVS2, VVMD5, VVMD7, VVM27, VrZAG62, VrZAG79, VVMD25, VVMD28 and VVMD32. The results of the DNA extraction and SSR analysis showed how much the amount and quality of the genetic material stored in each individual fossil grape seed are variable. It was also possible to hypothesize some possible relationships between the grapevine variety to which those fossil seeds belong and some of the varieties currently grown in the Italian territory, especially in Tuscany.
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