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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03232015-140049


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LUPETTI, SARA
URN
etd-03232015-140049
Titolo
I RAPPORTI PATRIMONIALI TRA I CONIUGI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Calamia, Antonio Marcello
Parole chiave
  • coniugi
  • diritto internazionale privato
  • rapporti patrimoniali
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggetto dell'indagine è l'analisi della normativa relativa ai rapporti patrimoniali tra i coniugi nel Diritto Internazionale Privato, anche a seguito delle novità introdotte nel sistema italiano dalla legge 31 maggio 1995, n. 218 "Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato".
L’argomento è di grande attualità, alla luce della continua crescita, nella società contemporanea, dei rapporti matrimoniali caratterizzati da elementi di internazionalità, favoriti dal superamento dei confini fra Stati e dall'intensificarsi dei flussi migratori.
L'analisi della materia non può prescindere da un’indagine storica, a partire dalle "Disposizioni sulla pubblicazione, interpretazione ed applicazione delle leggi in generale" del Codice Civile italiano del 1865. Tale articolato normativo era privo di una disciplina specifica in ambito di rapporti patrimoniali fra i coniugi, che ha visto la luce con l’introduzione del Codice Civile del 1942, dove la materia riceve collocazione articolo 19 delle disposizioni preliminari, disposizione che è stata oggetto più volte di questioni di legittimità costituzionale.
Il lungo cammino di riforma, che rispecchia in certa misura quello di altri Stati europei, si conclude con l'adozione della legge 218/1995; un testo che, oltre ad individuare la legge applicabile, contempla, al tempo stesso, le norme attributive di giurisdizione alle autorità italiane e disciplina il riconoscimento e l'esecuzione in Italia delle sentenze emanate all'estero. Nel presente lavoro si concentrerà l'attenzione sull'analisi dell'art. 30 della l. 218/1995 intitolato con chiarezza "Rapporti patrimoniali tra coniugi", esaminandone l'ambito di applicazione, l'efficacia temporale, i criteri di collegamento in esso previsti (legge nazionale comune e legge del luogo in cui la vita matrimoniale è prevalentemente localizzata) per passare poi, nel capitolo terzo, alla tematica dell'autonomia privata nella scelta della legge applicabile e all'investigazione di tutte le inerenti problematiche sia preliminari quali la forma, la natura giuridica e l'ambito di operatività dell'optio iuris, che successive, quali la variabilità delle legge applicabile, il rinvio, l'opponibilità ai terzi nonché il regime di pubblicità dei regimi matrimoniali alla luce dell'intervento avvenuto con il D.P.R. 396/2000.
L'esame della disciplina dei rapporti patrimoniali tra coniugi non può prescindere dal volgere lo sguardo al panorama europeo. La materia del diritto di famiglia è, da sempre, sottratta alla competenza diretta dell'Unione in quanto tradizionalmente attribuita alla competenza esclusiva degli Stati membri, in ragione del fatto che tale diritto è espressione delle tradizioni culturali nonché giuridiche dei singoli ordinamenti. Il crescente numero di rapporti di natura personale tra soggetti appartenenti a Paesi europei differenti, agevolati e tutelati dal supremo principio della libera circolazione delle persone, ha però fatto sì che sempre più frequentemente l’Unione si sia interessata al diritto familiare, mediante regolamentazioni che riverberano su di esso effetti indiretti. L'interrogativo a cui si cerca di dare risposta, mediante l'analisi della disciplina regolamentare e delle più recenti proposte in tale ambito, è, allora, se possa parlarsi di un vero e proprio diritto europeo della famiglia.
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