Tesi etd-03232013-094029 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DE FRANCESCA, MICHELE
URN
etd-03232013-094029
Titolo
Il giustificato motivo oggettivo di licenziamento alla luce della
L. 92/2012
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Mariani, Michele
Parole chiave
- giustificato motivo oggettivo
- legge 92/2012
- licenziamento
- Riforma Fornero
Data inizio appello
08/04/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/04/2053
Riassunto
In conseguenza dell’aggravarsi della crisi finanziaria ed economica che negli ultimi anni ha colpito i paesi periferici dell’Unione Europea, anche l’Italia è stata destinataria di severi richiami da parte della Commissione Europea affinché fossero avviate ampie riforme strutturali dirette al risanamento dei conti pubblici e al recupero di condizioni di produttività, competitività e occupazione.
Già nel 2006 la Commissione europea, in un Libro Verde , offriva la “soluzione” per “modernizzare il diritto del lavoro per rispondere alle sfide del XXI secolo”.
Flexicurity è stata da allora la parola-chiave utilizzata dalla Commissione.
Con quel vocabolo – un ossimoro, che vuole conciliare tramite la loro crasi, due termini all’apparenza inconciliabili – la Commissione ha individuato il modello da prendere a paradigma per riformare la regolamentazione lavoristica dei Paesi europei. La ricetta, in breve, consiste nel conciliare la flessibilità nel rapporto (intesa come alleggerimento delle tutele poste a beneficio del lavoratore, disciplina del licenziamento inclusa), con la sicurezza nel mercato, cioè la previsione di forme di assistenza al reddito e di misure attive di sostegno durante i periodi di disoccupazione, tali da garantire un passaggio agevole da un posto di lavoro all’altro. In questo lavoro ho cercato mi mettere in evidenza la nuova disciplina del giustificato motivo oggettivo di licenziamento a seguito della riforma "Fornero".
Già nel 2006 la Commissione europea, in un Libro Verde , offriva la “soluzione” per “modernizzare il diritto del lavoro per rispondere alle sfide del XXI secolo”.
Flexicurity è stata da allora la parola-chiave utilizzata dalla Commissione.
Con quel vocabolo – un ossimoro, che vuole conciliare tramite la loro crasi, due termini all’apparenza inconciliabili – la Commissione ha individuato il modello da prendere a paradigma per riformare la regolamentazione lavoristica dei Paesi europei. La ricetta, in breve, consiste nel conciliare la flessibilità nel rapporto (intesa come alleggerimento delle tutele poste a beneficio del lavoratore, disciplina del licenziamento inclusa), con la sicurezza nel mercato, cioè la previsione di forme di assistenza al reddito e di misure attive di sostegno durante i periodi di disoccupazione, tali da garantire un passaggio agevole da un posto di lavoro all’altro. In questo lavoro ho cercato mi mettere in evidenza la nuova disciplina del giustificato motivo oggettivo di licenziamento a seguito della riforma "Fornero".
Note
La tesi in oggetto non è stata inserita correttamente nel data base dall’autore. L’autore stesso ed i relatori sono stati avvertiti di tale omissione.
File
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