Tesi etd-03232005-171319 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Guidi, Ilario
URN
etd-03232005-171319
Titolo
Analisi del campo non stazionario prodotto da un aerofreno
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA AEROSPAZIALE
Relatori
relatore Prof. Buresti, Guido
relatore Prof. Lombardi, Giovanni
relatore Prof. Lombardi, Giovanni
Parole chiave
- aerofreno
- analisi wavelet
- campo non stazionario
- sperimentale
Data inizio appello
14/04/2005
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel corso di questo lavoro di tesi si sono studiate le caratteristiche del campo
aerodinamico non stazionario prodotto da un aerofreno. Dopo una breve introduzione
dedicata alla teoria dei corpi tozzi e ai metodi utilizzati per l’analisi del relativo campo
fluidodinamico, si prosegue con la descrizione della galleria del vento, del modello e
della strumentazione utilizzata per questo lavoro. Nei capitoli successivi si presentano
le metodologie necessarie per le acquisizioni delle misure di pressione e di velocità;
nella prima parte del lavoro è stato messo a punto il software necessario per effettuare
acquisizioni con il tubo Pitot–Statico ed è stato calibrato il trasduttore di pressione.
Utilizzando questa strumentazione è stato possibile individuare il bordo scia dove è
stata posizionata la sonda anemometrica a filo caldo per la misura delle fluttuazioni di
velocità a valle dell’aerofreno. Per questa seconda parte del lavoro sono state utilizzate
anche due sonde anemometriche in contemporanea.
Prima dell’analisi dei dati acquisiti si sono dati brevi cenni sulla trattazione
matematica della Trasformata Wavelet continua e complessa, che consente di ricavare
la variazione temporale del contributo delle diverse frequenze presenti in un segnale e
varie grandezze di interesse fisico, come l’energia e la correlazione con un altro
segnale.
Infine si sono analizzati i risultati che mostrano l’esistenza di un distacco alternato
di vortici dai lati della piastra dell’aerofreno. La scia formata da tali vortici è però
disturbata da quelli che si staccano dal bordo superiore della piastra.
aerodinamico non stazionario prodotto da un aerofreno. Dopo una breve introduzione
dedicata alla teoria dei corpi tozzi e ai metodi utilizzati per l’analisi del relativo campo
fluidodinamico, si prosegue con la descrizione della galleria del vento, del modello e
della strumentazione utilizzata per questo lavoro. Nei capitoli successivi si presentano
le metodologie necessarie per le acquisizioni delle misure di pressione e di velocità;
nella prima parte del lavoro è stato messo a punto il software necessario per effettuare
acquisizioni con il tubo Pitot–Statico ed è stato calibrato il trasduttore di pressione.
Utilizzando questa strumentazione è stato possibile individuare il bordo scia dove è
stata posizionata la sonda anemometrica a filo caldo per la misura delle fluttuazioni di
velocità a valle dell’aerofreno. Per questa seconda parte del lavoro sono state utilizzate
anche due sonde anemometriche in contemporanea.
Prima dell’analisi dei dati acquisiti si sono dati brevi cenni sulla trattazione
matematica della Trasformata Wavelet continua e complessa, che consente di ricavare
la variazione temporale del contributo delle diverse frequenze presenti in un segnale e
varie grandezze di interesse fisico, come l’energia e la correlazione con un altro
segnale.
Infine si sono analizzati i risultati che mostrano l’esistenza di un distacco alternato
di vortici dai lati della piastra dell’aerofreno. La scia formata da tali vortici è però
disturbata da quelli che si staccano dal bordo superiore della piastra.
File
Nome file | Dimensione |
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Relazione.pdf | 10.08 Mb |
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