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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03222024-084755


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GRILLINI, GIULIA
URN
etd-03222024-084755
Titolo
Ricerca sierologica e virologica di HEV in latte ovino del territorio toscano e dell'alto Lazio
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof. Forzan, Mario
relatore Dott.ssa Caverni, Letizia
correlatore Dott.ssa Pedonese, Francesca
Parole chiave
  • ELISA test
  • HEV
  • latte ovino
  • ovine milk
  • PCR
  • test ELISA
Data inizio appello
15/04/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il virus dell’epatite E (HEV) è la causa più comune di epatite virale acuta in tutto il mondo. Nell’uomo l’infezione può essere asintomatica oppure si osserva l’epatite itterica acuta, con malessere, febbre, dolori muscolari, nausea e vomito nella prima settimana; successivamente si osserva la fase itterica che dura una settimana con urine scure e ittero. Il virus può essere causa anche di ACLF, insufficienza epatica acuta in pazienti che hanno già una malattia epatica cronica, e di manifestazioni extraepatiche. Il tasso di mortalità dovuta all’infezione da HEV è compreso tra lo 0.5% e il 3%, aumenta nelle donne in gravidanza raggiungendo il 15-20%, è del 70% nei casi di ACLF. Le vie di trasmissione possibili sono quella da persona a persona, parenterale, verticale, attraverso il contatto diretto con animali infetti, ma la principale è quella oro-fecale, attraverso alimenti e, soprattutto, acqua contaminati. Il latte rappresenta una possibile fonte di infezione. L’obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare la presenza degli anticorpi specifici e di HEV nel latte ovino, proveniente da allevamenti del territorio toscano e dell’alto Lazio. Le province interessate sono state quelle di Pisa, Siena, Grosseto, Viterbo e Roma. Le aziende campionate sono state 37 e i campioni raccolti 73. Il campionamento è stato svolto in tre momenti diversi, tra luglio e novembre 2023. Attraverso un test ELISA è stata inizialmente ricercata nei campioni la presenza di anticorpi anti-HEV. L’analisi sierologica effettuata sui campioni di latte di massa ha identificato 5 campioni con un valore di densità ottica superiore a quello del cut-off individuato. Dai campioni positivi alla presenza di anticorpi è stato estratto l’RNA, da cui è stato sintetizzato il cDNA mediante un protocollo di One-Step PCR; con un protocollo Nested PCR è stato amplificato un frammento di DNA interno a quello amplificato con la One-Step PCR. I prodotti delle due reazioni sono stati ri-amplificati al fine di rendere più specifici i risultati. La corsa elettroforetica su gel di agarosio della ri-amplificazione della Nested PCR ha evidenziato la presenza di una banda delle dimensioni attese per uno dei campioni, da cui è stato estratto il DNA ed è stato mandato a sequenziare. Il sequenziamento ha dato esito negativo in quanto il frammento preso in esame non apparteneva a HEV ma era aspecifico. I risultati ottenuti, dunque, indicano che gli animali sono entrati in contatto con il virus, ipoteticamente attraverso acqua, feci o animali infetti, e hanno sviluppato gli anticorpi, ma il virus non era presente nel latte, almeno al momento delle analisi; quindi, non rappresenta un pericolo per chi lo consuma.
The hepatitis E virus (HEV) is the most common cause of acute viral hepatitis worldwide. In humans, the infection can be asymptomatic or present as acute icteric hepatitis, with malaise, fever, muscle aches, nausea, and vomiting in the first week; subsequently, the icteric phase is observed which lasts a week with dark urine and jaundice. The virus can also cause ACLF, acute liver failure in patients who already have chronic liver disease, and extrahepatic manifestations. The mortality rate due to HEV infection ranges from 0.5% to 3%, increases in pregnant women reaching 15-20% and it is 70% in cases of ACLF. Possible transmission routes include person-to-person, parenteral, vertical, direct contact with infected animals, but the main one is oro-fecal route, through contaminated food and, specially, water. Milk represents a possible source of infection. The aim of this study is to analyze the presence of specific antibodies and HEV in sheep’s milk, from farms in Tuscan and northern Lazio. The provinces involved were Pisa, Siena, Grosseto, Viterbo, and Rome. 37 farms were sampled and 73 samples were collected. Sampling was conducted at three different times, between July and November 2023. Initially, the presence of anti-HEV antibodies in the samples was investigated using an ELISA test. The serological analysis carried out on bulk milk samples identified 5 samples with an optical density value higher than the cutoff. RNA was extracted from the positive samples, from which cDNA was synthesized using a One-Step PCR protocol; a Nested PCR protocol was used to amplify a DNA fragment internal to that amplified with One-Step PCR. The products of the two reactions were re-amplified to make the results more specific. Agarose gel electrophoresis of the re-amplification of the Nested PCR highlighted the presence of a band of expected size for one of the samples, from which DNA was extracted and sent for sequencing. However, sequencing yielded negative results as the fragment examined did not belong to HEV but was nonspecific. Therefore, the obtained results indicate that animals have come into contact with the virus, presumably through water, feces or infected animals, and have developed antibodies, but the virus was not present in the milk, at least at the time of analysis; therefore, it does not pose a danger to consumers.
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