Tesi etd-03222021-174656 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ANNUNZIATA, ELENA
URN
etd-03222021-174656
Titolo
Trattamento della diverticolite acuta nei soggetti con immunocompromissione: analisi dei risultati da un registro multicentrico osservazionale internazionale.
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Chiarugi, Massimo
correlatore Dott. Tartaglia, Dario
correlatore Dott. Tartaglia, Dario
Parole chiave
- Diverticolite acuta
- Immunocompromissione
- Immunodeficienza
- Immunodepressione
- Immunosoppressione
- Procedura di Hartmann (HP)
- Resezione con anastomosi primaria (RPA)
- WIRES
Data inizio appello
13/04/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2091
Riassunto
Introduzione. La diverticolite acuta è la principale complicanza della malattia diverticolare e può manifestarsi in forma non complicata o complicata. Le forme non complicate possono essere trattate in regime ambulatoriale con una terapia medica conservativa; le forme complicate richiedono invece una gestione ospedaliera che prevede una terapia antibiotica esclusiva o associata a un drenaggio percutaneo nel caso di un ascesso, o un intervento chirurgico nel caso di una peritonite. I soggetti immunocompromessi che sviluppano un episodio di diverticolite acuta manifestano spesso segni e sintomi più sfumati rispetto agli immunocompetenti. Questo determina un ritardo della diagnosi con progressione della malattia in soggetti che già hanno predisposizione a sviluppare quadri più severi. Ne conseguono tassi di morbilità e mortalità maggiori rispetto agli immunocompetenti. L’obiettivo di questo studio è quello di confrontare le presentazioni cliniche, la severità della patologia al momento della diagnosi, i tipi di trattamenti e gli outcome tra immunocompromessi e immunocompetenti in pazienti affetti da diverticolite acuta sottoposti a trattamento medico e a trattamento chirurgico.
Materiali e metodi. I dati analizzati provengono dal registro multicentrico internazionale WIRES (WSES International Registry of Emergency Surgery). Abbiamo analizzato i dati relativi a pazienti affetti da diverticolite acuta al fine di approfondire questo tipo di patologia negli immunocompromessi. Sono stati in primis identificati due gruppi sulla base del trattamento ricevuto: terapia medica (A) e terapia chirurgica (B). Ciascun gruppo è stato suddiviso quindi in 3 sottogruppi in base al grado di immunocompromissione: non immunocompromissione (grado 0), immunocompromissione lieve-moderata (grado 1) e immunocompromissione severa (grado 2).
Risultati. Sono stati analizzati i dati di 482 pazienti affetti da diverticolite acuta: 229 pazienti (47,5%) sono stati sottoposti a terapia medica (gruppo A), mentre 253 pazienti (52,5%) hanno ricevuto un trattamento chirurgico (gruppo B). Nel gruppo A, un quadro di sepsi severa si è presentato nel 12,5% dei pazienti gravemente immunocompromessi (grado 2), nel 4,9% dei pazienti con immunocompromissione lieve-moderata (grado 1) e in nessun paziente immunocompetente (grado 0) (p = 0,027). Nel gruppo B, un quadro di sepsi severa si è presentato nel 18,5% dei gravemente immunocompromessi (grado 2), nel 25,6% dei pazienti con immunocompromissione lieve-moderata (grado 1) e nel 10,3% dei pazienti immunocompetenti (grado 0) (p = 0,002). Dei pazienti gravemente immunocompromessi, il 65,2% ha eseguito la procedura di Hartmann (HP) e il 21,8 % l’intervento di resezione con anastomosi primaria (RPA); dei pazienti con immunocompromissione lieve-moderata, il 44,8% ha eseguito la HP e il 50,4% la RPA; degli immunocompetenti, solo il 7,5% ha eseguito la HP, mentre l’82,8% la RPA (p < 0,0001). Nel gruppo HP il tasso di complicanze postoperatorie maggiori aumenta significativamente con l’aumentare del grado di immunocompromissione (p = 0,047).
Conclusioni. I pazienti immunocompromessi con diverticolite acuta si presentano alla diagnosi con quadri clinici più avanzati rispetto agli immunocompetenti, sia quelli sottoposti a terapia medica che quelli sottoposti a intervento chirurgico. Gli immunocompromessi che ricevono terapia medica sono soprattutto quelli che presentano un quadro non complicato. Quelli trattati con terapia chirurgica, invece, presentano quadri più avanzati rispetto agli immunocompetenti con maggiori percentuali di gradi di Hinchey III e IV. Nel caso di intervento chirurgico, i pazienti immunocompromessi vengono sottoposti maggiormente alla procedura di Hartmann, mentre negli immunocompetenti è maggiormente praticata la resezione con anastomosi primaria. Nonostante una scelta chirurgica più sicura nei soggetti immunocompromessi, la morbilità postoperatoria e la mortalità rimangono elevate in questa categoria di pazienti.
Materiali e metodi. I dati analizzati provengono dal registro multicentrico internazionale WIRES (WSES International Registry of Emergency Surgery). Abbiamo analizzato i dati relativi a pazienti affetti da diverticolite acuta al fine di approfondire questo tipo di patologia negli immunocompromessi. Sono stati in primis identificati due gruppi sulla base del trattamento ricevuto: terapia medica (A) e terapia chirurgica (B). Ciascun gruppo è stato suddiviso quindi in 3 sottogruppi in base al grado di immunocompromissione: non immunocompromissione (grado 0), immunocompromissione lieve-moderata (grado 1) e immunocompromissione severa (grado 2).
Risultati. Sono stati analizzati i dati di 482 pazienti affetti da diverticolite acuta: 229 pazienti (47,5%) sono stati sottoposti a terapia medica (gruppo A), mentre 253 pazienti (52,5%) hanno ricevuto un trattamento chirurgico (gruppo B). Nel gruppo A, un quadro di sepsi severa si è presentato nel 12,5% dei pazienti gravemente immunocompromessi (grado 2), nel 4,9% dei pazienti con immunocompromissione lieve-moderata (grado 1) e in nessun paziente immunocompetente (grado 0) (p = 0,027). Nel gruppo B, un quadro di sepsi severa si è presentato nel 18,5% dei gravemente immunocompromessi (grado 2), nel 25,6% dei pazienti con immunocompromissione lieve-moderata (grado 1) e nel 10,3% dei pazienti immunocompetenti (grado 0) (p = 0,002). Dei pazienti gravemente immunocompromessi, il 65,2% ha eseguito la procedura di Hartmann (HP) e il 21,8 % l’intervento di resezione con anastomosi primaria (RPA); dei pazienti con immunocompromissione lieve-moderata, il 44,8% ha eseguito la HP e il 50,4% la RPA; degli immunocompetenti, solo il 7,5% ha eseguito la HP, mentre l’82,8% la RPA (p < 0,0001). Nel gruppo HP il tasso di complicanze postoperatorie maggiori aumenta significativamente con l’aumentare del grado di immunocompromissione (p = 0,047).
Conclusioni. I pazienti immunocompromessi con diverticolite acuta si presentano alla diagnosi con quadri clinici più avanzati rispetto agli immunocompetenti, sia quelli sottoposti a terapia medica che quelli sottoposti a intervento chirurgico. Gli immunocompromessi che ricevono terapia medica sono soprattutto quelli che presentano un quadro non complicato. Quelli trattati con terapia chirurgica, invece, presentano quadri più avanzati rispetto agli immunocompetenti con maggiori percentuali di gradi di Hinchey III e IV. Nel caso di intervento chirurgico, i pazienti immunocompromessi vengono sottoposti maggiormente alla procedura di Hartmann, mentre negli immunocompetenti è maggiormente praticata la resezione con anastomosi primaria. Nonostante una scelta chirurgica più sicura nei soggetti immunocompromessi, la morbilità postoperatoria e la mortalità rimangono elevate in questa categoria di pazienti.
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