Tesi etd-03222016-103159 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VASSALLO, PAOLO
URN
etd-03222016-103159
Titolo
Manner e Result Verbs: categorie discrete o prototipiche?
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA
Relatori
relatore Prof. Lenci, Alessandro
controrelatore Prof.ssa Marotta, Giovanna
controrelatore Prof.ssa Marotta, Giovanna
Parole chiave
- Manner Verbs
- Result Verbs
- Semantica Lessicale
Data inizio appello
18/04/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi, partendo da alcune osservazioni compiute da Rappaport Hovav e Levin sull'organizzazione semantica del lessico verbale inglese, cerca di applicare i modelli ideati da Beavers e Koontz-Garboden (2012) al lessico verbale inglese.
Levin e Rappaport Hovav sono convinti che all’interno di classi verbali individuate sulla base del dominio esperienziale a cui appartiene il concetto lessicalizzato da ogni verbo sia possibile operare un’ulteriore distinzione a seconda della categoria ontologica delle componenti di significato lessicalizzate (evocate in ogni contesto). Utilizzando i test formulati da Beavers e Koontz-Garboden (2012) si cerca di stabilire se la classificazione proposta da Levin e Rappaport Hovav sia perseguibile.
I test vengono, quinidi, applicati ad una consistente porzione del lessico verbale italiano, arrivando ad esiti incerti in ogni caso. Tali esiti fanno propendere per la soluzione proposta al termine del lavoro: invece di concepire le due categorie ontologiche in cui si vuole classificare ogni verbo come discrete si passa a considerarle come prototipiche.
Levin e Rappaport Hovav sono convinti che all’interno di classi verbali individuate sulla base del dominio esperienziale a cui appartiene il concetto lessicalizzato da ogni verbo sia possibile operare un’ulteriore distinzione a seconda della categoria ontologica delle componenti di significato lessicalizzate (evocate in ogni contesto). Utilizzando i test formulati da Beavers e Koontz-Garboden (2012) si cerca di stabilire se la classificazione proposta da Levin e Rappaport Hovav sia perseguibile.
I test vengono, quinidi, applicati ad una consistente porzione del lessico verbale italiano, arrivando ad esiti incerti in ogni caso. Tali esiti fanno propendere per la soluzione proposta al termine del lavoro: invece di concepire le due categorie ontologiche in cui si vuole classificare ogni verbo come discrete si passa a considerarle come prototipiche.
File
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TESI_DI_...SALLO.pdf | 2.01 Mb |
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