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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03222010-093249


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CUCCHI, ANGELA
URN
etd-03222010-093249
Titolo
Lo sviluppo della previdenza integrativa in Italia: analisi teorica e simulativa delle scelte di adesione ai fondi pensione dopo la riforma del TFR
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
SCIENZE ECONOMICHE
Relatori
relatore Prof. Spataro, Luca
correlatore Prof. Pacini, Pier Mario
Parole chiave
  • adesione ai fondi pensione
  • sviluppo previdenza integrativa
  • riforma del TFR
  • normativa previdenza complementare
  • sistemi previdenziali
Data inizio appello
26/04/2010
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
26/04/2050
Riassunto


I sistemi previdenziali pubblici rappresentano un’importante conquista sociale del nostro tempo.
Infatti, la vecchiaia è stata per lungo tempo considerata come un rischio, quello dell’incapacità a far fronte ai propri bisogni: il sistema pensionistico pertanto è nato con il principale scopo di limitare il rischio di rimanere “scoperto” una volta ritirato dal lavoro, anche alla luce del fatto che la speranza di vita aumenta costantemente.
Nel primo capitolo si presentano i modelli di funzionamento dei sistemi di sicurezza sociale, mettendo a confronto il sistema a ripartizione con quello a capitalizzazione.
Entrambi i metodi presentano rischi e rendimenti differenti: pertanto combinarli in un sistema a più pilastri può essere una soluzione per limitare gli squilibri finanziari e costituisce una buona soluzione anche in termini di diversificazione di portafoglio previdenziale; alla luce di ciò la moderna concezione di welfare state postula la presenza di due pilastri.
Nella parte conclusiva si analizza il comportamento degli individui, talvolta non coerente con la teoria economica razionale, con riguardo alla behavioural economics.
Nel secondo capitolo si analizza l’evoluzione della normativa nell’ambito della previdenza obbligatoria e complementare.
La prima importante riforma del 1992, che si muove nella direzione di portare ordine al sistema previdenziale, è seguita da un decreto che cerca di far fronte alla crisi della finanza pubblica e del sistema previdenziale pubblico con la realizzazione di un sistema di previdenza complementare.
I successivi interventi sono volti al contenimento della spesa pensionistica e al ripristino dell’equilibrio, sempre più precario a causa dell’arrivo all’età pensionabile da parte di generazioni consistenti (la generazione del baby boom) e della grave crisi demografica.
Nel 2004 il Governo inizia a discutere un progetto incentrato sullo sviluppo della previdenza integrativa, arrivando ad approvare il decreto legislativo del 2005; questa riforma chiave del sistema previdenziale aumenta l’entità dei flussi destinati alle forme pensionistiche complementari attraverso una favorevole disciplina fiscale, la tutela degli iscritti, ma soprattutto mediante il dirottamento automatico del TFR alla previdenza complementare, pur prevedendo il principio della “libertà di scelta”.
Nella prima parte del terzo capitolo si presenta un modello teorico che rappresenta il processo di scelta degli individui che sono interessati dalla riforma del TFR.
Nella seconda parte del terzo capitolo si pone l’attenzione su un modello simulativo che replica dal punto di vista computazionale la scelta di aderire ai fondi pensione dopo la riforma del 2007.
Nel modello si introducono eterogeneità riguardanti imprese e lavoratori e soprattutto le interazioni tra i soggetti decisionali.


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