Tesi etd-03212024-141056 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CUOLLO, MARTINA
URN
etd-03212024-141056
Titolo
Da Uruk ad Amarna: il culto della dea Inana
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ORIENTALISTICA: EGITTO, VICINO E MEDIO ORIENTE
Relatori
relatore Prof.ssa Tommasi Moreschini, Chiara Ombretta
Parole chiave
- Inana/Ištar
Data inizio appello
05/04/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Analisi della figura divina di Inana (Ištar in semitico): ella è la divinità del pantheon mesopotamico maggiormente diffusa nell’antichità e meglio nota ai giorni nostri.
Pur essendo la meglio nota, rimane la più complessa tra le divinità mesopotamiche: risulta infatti difficile, se non impossibile, circoscrivere la figura di Inana, dal momento che essa toccò, nell’arco dei secoli, ogni aspetto della vita umana e naturale: Inana, infatti, incarna il paradosso della realtà naturale, la vita in ogni sua sfaccettatura e contraddizione. Meglio nota come dea dell’amore e della guerra, era legata alla regalità, alla prostituzione sacra, alla fertilità, alla giustizia, ai legami familiari, al cambiamento di stato, al pianeta Venere quale “Stella del Mattino e della Sera”, alla rinascita, e ancora agli esorcismi e alle pratiche magiche e mediche del tempo. Inoltre, in qualità di "Regina del Cielo e della Terra”, Inana/Ištar aveva un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’ordine cosmico. Il regno di Inana si estendeva dal cielo alla terra, fino ad arrivare negli inferi, come ci racconta il mito La discesa di Inana negli inferi. Questo testo segue lo sviluppo del culto della dea, dalle sue origini nella città di Uruk, fino alla sua diffusione al di fuori dei confni mesopotamici, nell'Egitto faraonico della XVIII dinastia.
Pur essendo la meglio nota, rimane la più complessa tra le divinità mesopotamiche: risulta infatti difficile, se non impossibile, circoscrivere la figura di Inana, dal momento che essa toccò, nell’arco dei secoli, ogni aspetto della vita umana e naturale: Inana, infatti, incarna il paradosso della realtà naturale, la vita in ogni sua sfaccettatura e contraddizione. Meglio nota come dea dell’amore e della guerra, era legata alla regalità, alla prostituzione sacra, alla fertilità, alla giustizia, ai legami familiari, al cambiamento di stato, al pianeta Venere quale “Stella del Mattino e della Sera”, alla rinascita, e ancora agli esorcismi e alle pratiche magiche e mediche del tempo. Inoltre, in qualità di "Regina del Cielo e della Terra”, Inana/Ištar aveva un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’ordine cosmico. Il regno di Inana si estendeva dal cielo alla terra, fino ad arrivare negli inferi, come ci racconta il mito La discesa di Inana negli inferi. Questo testo segue lo sviluppo del culto della dea, dalle sue origini nella città di Uruk, fino alla sua diffusione al di fuori dei confni mesopotamici, nell'Egitto faraonico della XVIII dinastia.
File
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