Thesis etd-03212024-091429 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
OLMASTRONI, VALENTINA
URN
etd-03212024-091429
Thesis title
Dire l'indicibile: la letteratura e il trauma concentrazionario
Department
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Course of study
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Supervisors
relatore Grilli, Alessandro
Keywords
- esperienza
- ineffabile
- letteratura
- linguaggio
- rappresentazione
- Shoah
- testimonianza
- trauma
- trauma theory
Graduation session start date
05/04/2024
Availability
Withheld
Release date
05/04/2064
Summary
Nell’elaborato si riflette sulla possibilità di esprimere l’ineffabile in letteratura, con l’obiettivo di approfondirne la comprensione delle potenzialità e dei limiti. Trattandosi di un argomento dalla complessità forse inestimabile, anche a causa della sua natura paradossale, e data la limitatezza dei mezzi e dello spazio a disposizione, il campo d’indagine è stato ristretto allo studio della rappresentazione del trauma della Shoah.
Il primo capitolo è dedicato all’illustrazione del funzionamento del trauma e del motivo per cui esso può essere considerato un tipo di ineffabile. Grazie ad alcuni contributi di trauma theory è infatti possibile vedere che i disturbi conseguenti ad un evento traumatico hanno origine nella mancata verbalizzazione dell’esperienza, rendendo il trauma un problema legato alla possibilità di esprimersi. Questo costringe la riflessione a prendere in considerazione il più generale problema del rapporto tra linguaggio, realtà e rappresentazione, con il fine di contribuire, seppur debolmente, allo studio del ruolo della letteratura nella costruzione della conoscenza e della realtà.
I tre capitoli successivi sono dedicati all’analisi alcune opere di testimonianza della Shoah al fine di indagare i mezzi a disposizione della letteratura per la rappresentazione del trauma, e dunque per l’espressione dell’ineffabile: in questo modo sarà possibile apprezzare il modo in cui l’arte letteraria ha la capacità di sondare i propri limiti, pur senza mai superarli.
Il primo capitolo è dedicato all’illustrazione del funzionamento del trauma e del motivo per cui esso può essere considerato un tipo di ineffabile. Grazie ad alcuni contributi di trauma theory è infatti possibile vedere che i disturbi conseguenti ad un evento traumatico hanno origine nella mancata verbalizzazione dell’esperienza, rendendo il trauma un problema legato alla possibilità di esprimersi. Questo costringe la riflessione a prendere in considerazione il più generale problema del rapporto tra linguaggio, realtà e rappresentazione, con il fine di contribuire, seppur debolmente, allo studio del ruolo della letteratura nella costruzione della conoscenza e della realtà.
I tre capitoli successivi sono dedicati all’analisi alcune opere di testimonianza della Shoah al fine di indagare i mezzi a disposizione della letteratura per la rappresentazione del trauma, e dunque per l’espressione dell’ineffabile: in questo modo sarà possibile apprezzare il modo in cui l’arte letteraria ha la capacità di sondare i propri limiti, pur senza mai superarli.
File
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