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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03212023-121925


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PALLESI, BENEDETTA
URN
etd-03212023-121925
Titolo
Sulle ragioni della fortuna di Bella ciao
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof. Brugnolo, Stefano
controrelatore Prof. Cecchi, Alessandro
Parole chiave
  • Bella ciao
Data inizio appello
13/04/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La tesi che qui si presenta è un’indagine sul segreto della fortuna di Bella ciao: perché, tra centinaia di canti di ribellione, di lotta e di protesta esistenti, è proprio questa canzone popolare italiana ad aver riscosso così tanto successo in tutto il mondo? Lo scopriremo a partire dalla ricerca sull’origine del canto. Il testo e la musica hanno origini diverse: il primo sarebbe una rivisitazione della canzone Fior di Tomba, molto diffusa in tutta l’Italia settentrionale, mentre la seconda deriverebbe dalla filastrocca diffusa in Trentino: La mia nona l’è vecchiarella che i bambini erano soliti cantare battendo le mani. Tratteremo anche il caso Koilen, che riguarda la presunta origine yiddish della musica di Bella ciao, dimostrando che questa ipotesi non è convincente perché si basa principalmente sul meccanismo emotivo della suggestione. Inoltre, sfateremo due credenze sulla canzone, ovvero che Bella ciao non si cantasse durante la Resistenza e che Bella ciao delle mondine sia precedente a quella partigiana. Nel Secondo dopoguerra, nel giro di pochissimo tempo, la canzone ha avuto un’ampia diffusione nazionale ed internazionale, fino ad essere adottata come inno ufficiale della Resistenza italiana: come è stato possibile? Per rispondere a questa domanda sosterremo la tesi di Bermani, secondo la quale Bella ciao sarebbe un caso di “invenzione della tradizione”. Parleremo anche dell’attuale fortuna della canzone data dal suo utilizzo come sigla nella serie Netflix: La Casa di Carta e del fatto che ormai essa è diventata l’inno delle Resistenze di tutto il mondo. Qual è il segreto di Bella ciao? La sua semplicità, sia musicale che testuale: il testo è privo di retorica e il ritornello è un jingle perfetto, accattivante e facile da memorizzare e da ricantare. Giunti alla fine ci chiederemo se Bella ciao è davvero una canzone di tutti e la risposta sarà negativa: il discrimine per cantarla è essere o non essere antifascisti.

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