ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03212022-183602


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPPELLINI, LINDA
URN
etd-03212022-183602
Titolo
Abitudini alimentari e percezione corporea in un campione non clinico di adolescenti: fattori di rischio e prevenzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Dott. Gravina, Giovanni
Parole chiave
  • emozioni
  • prevenzione
  • abitudini alimentari
  • insoddisfazione corporea
  • alimentazione intuitiva
  • percezione corporea
  • disturbi del comportamento alimentare
Data inizio appello
06/04/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
I disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati da una persistente alterazione della condotta alimentare e dalla presenza di comportamenti volti al controllo del peso e della forma del corpo, che possono arrecare danni alla salute fisica e compromettere in misura significativa il funzionamento psicosociale (Quaderni del Ministero della Salute, 2013). Lo scopo dello studio è stato quello di indagare i fattori di rischio per DCA, le abitudini alimentari, lo stile di vita, il livello di intuitive eating, l’insoddisfazione corporea e le emozioni che accompagnano gli adolescenti, con l’obiettivo di condurre alla progettazione di nuovi interventi mirati alla prevenzione dei DCA. Nel campione studiato è emerso che quasi un terzo delle partecipanti femmine ha un elevato rischio di insorgenza di disturbi alimentari. L’indagine sull’immagine corporea e l’insoddisfazione corporea della FRS ha confermato che nei ragazzi prevale la percezione di essere troppo piccoli (30%) rispetto ad un’immagine ideale, contrariamente nelle femmine il 49% si sente troppo grande rispetto al corpo ideale. L’analisi dell’intuitive eating in relazione al rischio per DCA ha riscontrato una correlazione significativa tra le due, suggerendo che chi ha livelli inferiori di intuitive eating ha anche un maggior rischio per l’insorgenza di disturbi alimentari. Indagando la relazione tra il rischio di disturbo alimentare e il disagio corporeo tramite BUT-A è emerso che un maggior rischio per DCA è significativamente correlato con BUT-A e tutte le sue sottoscale. Inoltre, dall’indagine è stato rilevato che l’affetto negativo non è solamente correlato ai sintomi dei disturbi alimentari, ma anche ad un livello inferiore di intuitive eating e ad un maggior disagio corporeo.
File