Tesi etd-03212017-095625 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MAGNANINI, ELEONORA
Indirizzo email
eleonoramagnanini@gmail.com
URN
etd-03212017-095625
Titolo
ALTERAZIONI PROTEICHE NEL PAZIENTE FELINO ENTEROPATICO CRONICO
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Marchetti, Veronica
correlatore Dott. Bottero, Enrico
controrelatore Prof. Lubas, George
correlatore Dott. Bottero, Enrico
controrelatore Prof. Lubas, George
Parole chiave
- elettroforesi
- enteropatia cronica
- Gatto
- IBD
- protidogrammg
Data inizio appello
07/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La malattia infiammatoria intestinale (Inflammatory Bowel Disease - IBD) nel gatto è una forma molto frequente di enteropatia cronica (Chronic Enteropathy – CE) mediata dal sistema immunitario e caratterizzata da segni clinici gastroenterici persistenti o ricorrenti e da lesioni istopatologiche a carattere infiammatorio.
L’obbiettivo del nostro studio è stato quello di valutare il potenziale ruolo prognostico del protidogramma in corso di enteropatia cronica felina, nonché l’eventuale associazione ad aspetti clinici, endoscopici ed istologici.
Sono stati reclutati 100 gatti, 54% maschi e 46% femmine, di età compresa tra 1 e 17 anni, appartenenti per il 93% dei casi alla razza europea e tutti affetti da sintomatologia gastro enterica cronica con diagnosi di enteropatia primaria non responsiva a dieta e/o antibiotici. Ogni paziente ha subito un esame endoscopico con biopsia e prelievo ematico. Per quanto riguarda l’aspetto e l’andamento clinico generale dei pazienti, su tutti i soggetti (100) è stato valutato lo score di gravità clinica FECAI al momento dell’inclusione nello studio (T0) e dopo un mese di terapia (T1) sull’ 87% dei pazienti. Nel periodo T0 – T1 tutti i gatti, sono stati sottoposti a terapia immunomodulante e nonostante il breve periodo di follow-up, è stato evidenziato un miglioramento clinico statisticamente significativo (P< 0,0001) presumibilmente ascrivibile alla terapia effettuata. È stata associato a tutti i soggetti un grading in base alle alterazioni riscontrate tramite l’esame endoscopico e l’esame istologico, basato sui criteri WSAVA. Sono state valutate le proteine totali, l’albumina e il protidogramma di ciascun soggetto
La valutazione endoscopica ha riportato un interessamento flogistico soprattutto a livello gastrico (61%) e duodenale (68%), evidenziando una maggiore severità in quest’ultima sede (grading 2: 25%; grading 3: 9%). Dalla valutazione istologica delle biopsie, il quadro flogistico è risultato prevalentemente linfoplasmacellulare, associato ad un grading lieve nella maggior parte dei casi gastrici (46%), moderato a livello duodenale e ileale (rispettivamente 48% e 3%), lieve (5%) e moderato (4,2%) in sede colico. L’esame istologico e le valutazioni immunoistochimiche e/o molecolari, hanno permesso di confermare in 34 gatti una diagnosi di linfoma intestinale (LGAL); 5 casi rimanevano sospetti poiché non confermati con le tecniche suddette. La localizzazione prevalente è stata la sede duodenale. Per quanto concerne gli aspetti ematobiochimici non sono state rilevate significative alterazioni di laboratorio, in quanto dal profilo ematobiochimico di base eseguito nei nostri casi, l’emogramma risulta normale nel 35% dei casi ed il biochimico nel 57%.
Per quanto riguarda il topic principale di questo lavoro, la protidemia nel paziente felino enteropatico, è stato osservato che la maggior parte dei pazienti (57%) aveva una protidemia all’interno del range di riferimento, il 41% dei gatti presentava un’ipoprotidemia e solo il 2% era iperprotidemico. Più specificatamente, l’ipoalbuminemia si è riscontrata solo nel 2% dei casi, se si considera il valore percentuale e nel 10% dei casi se si considera il valore assoluto. I nostri dati evidenziano inoltre, una non trascurabile prevalenza di ipoprotidemia e, andando ad analizzare la distribuzione di albumina e globuline nei gatti ipoprotidemici rispetto a quelli normo o iper si è potuto notare una significativa riduzione di albumina e globuline nel primo gruppo rispetto al secondo con valore di A/G nei suddetti pazienti ipoprotidemici che appare significativamente più alto rispetto ai gatti normoprotidemici riscontrando, inoltre, che la classe che si riduce significativamente di più è stata quella delle betaglobuline. Le enteropatie croniche e il LGAL sono le più comuni malattie enteriche del piccolo intestino in gatti di mezza età o anziani, non è stata riscontrata nessuna differenza significativa tra le bande elettroforetiche del protidogramma in relazione alla valutazione clinica (FECAI), endoscopica e istologica dei soggetti.
Nel gatto enteropatico cronico oltre ad una non trascurabile ipoprotidemia, è presente anche una disprotidemia con ipobetaglobulinemia e ipergammaglobulinemia. L’ipoalbuminemia è poco frequente, ma i pazienti ipoprotidemici hanno un’albumina più bassa con A/G significativamente superiore rispetto ai normoprotidemici e ciò è principalmente dovuto ad una diminuzione delle Beta-globuline.
L’obbiettivo del nostro studio è stato quello di valutare il potenziale ruolo prognostico del protidogramma in corso di enteropatia cronica felina, nonché l’eventuale associazione ad aspetti clinici, endoscopici ed istologici.
Sono stati reclutati 100 gatti, 54% maschi e 46% femmine, di età compresa tra 1 e 17 anni, appartenenti per il 93% dei casi alla razza europea e tutti affetti da sintomatologia gastro enterica cronica con diagnosi di enteropatia primaria non responsiva a dieta e/o antibiotici. Ogni paziente ha subito un esame endoscopico con biopsia e prelievo ematico. Per quanto riguarda l’aspetto e l’andamento clinico generale dei pazienti, su tutti i soggetti (100) è stato valutato lo score di gravità clinica FECAI al momento dell’inclusione nello studio (T0) e dopo un mese di terapia (T1) sull’ 87% dei pazienti. Nel periodo T0 – T1 tutti i gatti, sono stati sottoposti a terapia immunomodulante e nonostante il breve periodo di follow-up, è stato evidenziato un miglioramento clinico statisticamente significativo (P< 0,0001) presumibilmente ascrivibile alla terapia effettuata. È stata associato a tutti i soggetti un grading in base alle alterazioni riscontrate tramite l’esame endoscopico e l’esame istologico, basato sui criteri WSAVA. Sono state valutate le proteine totali, l’albumina e il protidogramma di ciascun soggetto
La valutazione endoscopica ha riportato un interessamento flogistico soprattutto a livello gastrico (61%) e duodenale (68%), evidenziando una maggiore severità in quest’ultima sede (grading 2: 25%; grading 3: 9%). Dalla valutazione istologica delle biopsie, il quadro flogistico è risultato prevalentemente linfoplasmacellulare, associato ad un grading lieve nella maggior parte dei casi gastrici (46%), moderato a livello duodenale e ileale (rispettivamente 48% e 3%), lieve (5%) e moderato (4,2%) in sede colico. L’esame istologico e le valutazioni immunoistochimiche e/o molecolari, hanno permesso di confermare in 34 gatti una diagnosi di linfoma intestinale (LGAL); 5 casi rimanevano sospetti poiché non confermati con le tecniche suddette. La localizzazione prevalente è stata la sede duodenale. Per quanto concerne gli aspetti ematobiochimici non sono state rilevate significative alterazioni di laboratorio, in quanto dal profilo ematobiochimico di base eseguito nei nostri casi, l’emogramma risulta normale nel 35% dei casi ed il biochimico nel 57%.
Per quanto riguarda il topic principale di questo lavoro, la protidemia nel paziente felino enteropatico, è stato osservato che la maggior parte dei pazienti (57%) aveva una protidemia all’interno del range di riferimento, il 41% dei gatti presentava un’ipoprotidemia e solo il 2% era iperprotidemico. Più specificatamente, l’ipoalbuminemia si è riscontrata solo nel 2% dei casi, se si considera il valore percentuale e nel 10% dei casi se si considera il valore assoluto. I nostri dati evidenziano inoltre, una non trascurabile prevalenza di ipoprotidemia e, andando ad analizzare la distribuzione di albumina e globuline nei gatti ipoprotidemici rispetto a quelli normo o iper si è potuto notare una significativa riduzione di albumina e globuline nel primo gruppo rispetto al secondo con valore di A/G nei suddetti pazienti ipoprotidemici che appare significativamente più alto rispetto ai gatti normoprotidemici riscontrando, inoltre, che la classe che si riduce significativamente di più è stata quella delle betaglobuline. Le enteropatie croniche e il LGAL sono le più comuni malattie enteriche del piccolo intestino in gatti di mezza età o anziani, non è stata riscontrata nessuna differenza significativa tra le bande elettroforetiche del protidogramma in relazione alla valutazione clinica (FECAI), endoscopica e istologica dei soggetti.
Nel gatto enteropatico cronico oltre ad una non trascurabile ipoprotidemia, è presente anche una disprotidemia con ipobetaglobulinemia e ipergammaglobulinemia. L’ipoalbuminemia è poco frequente, ma i pazienti ipoprotidemici hanno un’albumina più bassa con A/G significativamente superiore rispetto ai normoprotidemici e ciò è principalmente dovuto ad una diminuzione delle Beta-globuline.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
TESI_PDF_EM.pdf | 5.79 Mb |
Contatta l’autore |