Tesi etd-03212013-094345 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
CASANOVI, ILARIA
URN
etd-03212013-094345
Titolo
Valutazione clinica e terapeutica della cheratocongiuntivite secca nel cane
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
controrelatore Prof. Corazza, Michele
relatore Dott. Barsotti, Giovanni
correlatore Prof.ssa Breghi, Gloria
relatore Dott. Barsotti, Giovanni
correlatore Prof.ssa Breghi, Gloria
Parole chiave
- cane
- cheratocongiuntivite secca
- congiuntiva
- cornea
- Schirmer tear test
Data inizio appello
12/04/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/04/2053
Riassunto
La cheratocongiuntivite secca (KCS) è una patologia a carattere cronico e progressivo che si riscontra abbastanza frequentemente nella pratica veterinaria, legata ad una diminuzione della componente acquosa del film lacrimale trilaminare.
Se non correttamente trattata fin dalle prime fasi, tale patologia può essere molto difficile da risolvere, portando alla comparsa di complicazioni oculari, quali ulcere corneali, nei soggetti predisposti, e, nei casi più gravi, a cecità.
Nell'ambito del nostro studio abbiamo effettuato una valutazione clinica e terapeutica della cheratocongiuntivite secca in 87 cani visitati presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa in un periodo di 5 anni (luglio 2007 - luglio 2012). I pazienti sono stati suddivisi in tre diversi gruppi in base alla supposta eziologia della patologia: sospetta origine autoimmune; sospetta origine neurogena; sospetta origine particolare (infettiva, tossica da farmaci, sindrome simil-Sjogren, post-chirurgica). Successivamente, è stata effettuata una valutazione dal punto di vista clinico all'interno di ciascuna categoria, andando ad osservare la distribuzione della patologia in base alla razza, al sesso e all'età degli animali, e, in un secondo momento, su base terapeutica, valutando il grado di risposta a quattro diversi protocolli terapeutici che hanno previsto l’utilizzo di due diversi farmaci immunomodulatori (ciclosporina; tacrolimus)nei soggetti affetti da KCS di sospetta origine autoimmune. Dal nostro studio è emerso che la maggior parte dei casi esaminati era di origine autoimmune e l'età media dei soggetti colpiti era compresa tra i 7 e i 9 anni; la maggior parte dei soggetti affetti erano meticci, seguiti dal Bulldog Inglese e Cocker Spaniel Inglese, e soprattutto maschi interi. La nostra ricerca ha nuovamente confermato l'efficacia della ciclosporina 0,2% (Optimmune®), che rimane il farmaco di prima scelta, e ha evidenziato l'efficacia del tacrolimus allo 0,02% per il trattamento della KCS.
Se non correttamente trattata fin dalle prime fasi, tale patologia può essere molto difficile da risolvere, portando alla comparsa di complicazioni oculari, quali ulcere corneali, nei soggetti predisposti, e, nei casi più gravi, a cecità.
Nell'ambito del nostro studio abbiamo effettuato una valutazione clinica e terapeutica della cheratocongiuntivite secca in 87 cani visitati presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa in un periodo di 5 anni (luglio 2007 - luglio 2012). I pazienti sono stati suddivisi in tre diversi gruppi in base alla supposta eziologia della patologia: sospetta origine autoimmune; sospetta origine neurogena; sospetta origine particolare (infettiva, tossica da farmaci, sindrome simil-Sjogren, post-chirurgica). Successivamente, è stata effettuata una valutazione dal punto di vista clinico all'interno di ciascuna categoria, andando ad osservare la distribuzione della patologia in base alla razza, al sesso e all'età degli animali, e, in un secondo momento, su base terapeutica, valutando il grado di risposta a quattro diversi protocolli terapeutici che hanno previsto l’utilizzo di due diversi farmaci immunomodulatori (ciclosporina; tacrolimus)nei soggetti affetti da KCS di sospetta origine autoimmune. Dal nostro studio è emerso che la maggior parte dei casi esaminati era di origine autoimmune e l'età media dei soggetti colpiti era compresa tra i 7 e i 9 anni; la maggior parte dei soggetti affetti erano meticci, seguiti dal Bulldog Inglese e Cocker Spaniel Inglese, e soprattutto maschi interi. La nostra ricerca ha nuovamente confermato l'efficacia della ciclosporina 0,2% (Optimmune®), che rimane il farmaco di prima scelta, e ha evidenziato l'efficacia del tacrolimus allo 0,02% per il trattamento della KCS.
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