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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03202023-111423


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIANNECCHINI, MARCO
URN
etd-03202023-111423
Titolo
Identità frammentata e dualità all'interno del romanzo di Shirley Jackson, The Hangsaman: analisi, commento e traduzione.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA E TRADUZIONE
Relatori
relatore Prof.ssa Beccone, Simona
Parole chiave
  • violenza sessuale
  • trauma
  • disturbo dissociativo dell’identità
  • disturbo di derealizzazione
  • il Sé
  • identità
  • suicidio
  • sexual assault
  • dissociative identity disorder
  • derealization disorder
  • the Self
  • identity
  • suicide
  • trauma
Data inizio appello
13/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2093
Riassunto
L’obbiettivo del presente elaborato è quello di fornire una chiave di lettura psicopatologica del romanzo di Shirley Jackson, The Hangsaman (1951), legando il motivo gotico del doppio al disturbo dissociativo dell’identità e al disturbo di derealizzazione. Per fare ciò, ho innanzitutto inserito una descrizione del concetto del Sé dal punto di vista sociale, seguendo le teorie di George Herbert Mead e Charles Horton Cooley e ho analizzato la funzione che svolge nella costruzione dell’identità di Natalie in relazione ai rapporti che intrattiene con la famiglia, con il suo professore di inglese Arthur Langdon, Elizabeth Langdon e le sue compagne di dormitorio. In seguito, ho tracciato dei parallelismi tra i comportamenti di Natalie e quelli dei pazienti che soffrono del disturbo dissociativo di identità e del disturbo di derealizzazione, mettendo in luce sintomi, quali: la tendenza a rifugiarsi nella mente per trovare conforto, in seguito alla risposta adattiva di fronte a eventi traumatici, come l’essere violentata sessualmente, o di grande stress; una maggiore complessità a livello psicologico; una grande capacità logica e sviluppato senso dell’umorismo; lo sviluppo di tendenze suicide; difficoltà nella percezione di se stessi e problemi legati all’identità. Dopo un’attenta analisi, mi sono occupato della traduzione del romanzo dall’italiano all’inglese, trattando, infine, dei punti di resistenza che ho riscontrato in quest’ultima operazione nella sezione finale del mio elaborato.

The aim of this paper is to provide a psychopathological key to Shirley Jackson's novel, The Hangsaman (1951), by linking the Gothic motif of the double to Dissociative Identity Disorder and Derealization Disorder. In order to do this, I have first included a description of the concept of the self from a social point of view, following the theories of George Herbert Mead and Charles Horton Cooley, and I have analysed the function it plays in the construction of Natalie's Identity in relation to her relationships with her family, Professor Arthur Langdon, Elizabeth Langdon and her dormitory mates. Subsequently, I have drown parallels between Natalie's behaviour and that of patients suffering from Dissociative Identity Disorder and Derealisation Disorder, highlighting symptoms such as: the tendency to take refuge in the mind to find comfort, following the adaptive response when faced with traumatic events, such as being sexually assaulted, or of great stress; the greater complexity at a psychological level; the great logical capacity and developed sense of humour; the development of suicidal tendencies; difficulties in self-perception and identity-related problems. After a careful analysis, I have dealt with the translation of the novel from Italian to English, finally addressing the points of resistance I have encountered in this latter operation, in the final section of my paper.
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