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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03202018-091309


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ROSTICCI, GIULIO
URN
etd-03202018-091309
Titolo
Contenuto in Hg di alcuni vertebrati e invertebrati della costa Toscana
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof. Berni, Paolo
Parole chiave
  • bioconcentrazione
  • catena alimentare
  • costa
  • Hg
  • invertebrati
  • mare
  • Mercurio
  • rischio
  • Toscana
  • vertebrati
Data inizio appello
09/04/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’importanza crescente che soprattutto negli ultimi decenni, ha purtroppo assunto il fenomeno della contaminazione dell’ambiente marino costiero, a causa dell’accumulo dei metalli pesanti, è alla base del nostro studio di tesi. Per affrontarlo abbiamo focalizzato l’indagine al livello delle concentrazioni di mercurio che, attraverso la catena alimentare, può raggiungere l’uomo e manifestare i propri effetti nocivi sulla sua salute. Nel bacino del Mar Mediterraneo e in maniera più accentuata nel tratto di mare della costa Toscana, sono segnalate molte fonti naturali e antropiche di mercurio che supportate da un’approfondita indagine bibliografica, hanno stimolato la nostra attenzione verso questo potenziale problema alla salute dell’uomo. Basandoci su tali considerazioni sono state individuate alcune specie ittiche ritenute bioindicatori dell’eventuale accumulo del Hg nella catena alimentare. Le specie sono state scelte in funzione di alcune caratteristiche: regime alimentare basato sul contatto diretto con il fondale o in prossimità di esso, una catena alimentare breve che consentisse di correlare direttamente il contributo del Hg presente nell’ambiente con i valori osservati nei campioni analizzati, in soggetti anche di giovane età, con ridotta mobilità (possibilmente specie stanziali) rispetto all’area marina di cattura, in modo che l’accertamento del dato potesse essere collegato, all’area di prelievo. Sulla base delle caratteristiche elencate, sono state individuate le seguenti specie: Mullus barbatus ( L. 1758) – Triglia di fango; Citarus linguatula (L.1758) – Linguattola – Passera suacie; Holothuria forskali (Delle Chiaje, 1823) e Holothuria tubulosa (Gmelin 1788) – Cetriolo di mare; Eledone moscata (Lamarck, 1799) - moscardino; Squilla mantis (L. 1758) – Cicala di mare; Penaeus kerathurus (Forskal. 1775) – Mazzancolla.
I campioni delle specie individuate sono stati prelevati lungo la costa Toscana andando a focalizzare l’attenzione principalmente su quattro zone di pesca, rappresentate dal tratto di mare antistante la foce del fiume Cecina, la zona di Piombino, la zona antistante la foce del fiume Ombrone (Marina di Grosseto) e l’area di mare che si estende antistante la foce del Fiume Fiora. Dalle specie ittiche sono state recuperate porzioni anatomiche rappresentate da: tessuto muscolare, tubo digerente e fegato, al fine di valutare l’accumulo di Hg presente. Le porzioni anatomiche sono state quindi liofilizzate e in seguito mineralizzate, mediante digestione acida sinergicamente ad un trattamento microonde. I campioni ottenuti, sono stati analizzati mediate l’uso della spettrometria di massa a plasma, accoppiato induttivamente (ICP-MS). Dalle analisi e dal confronto con i limiti di legge, emerge un quadro allarmante per le concentrazioni di Hg presente. Si rilevano due zone particolarmente inquinate Piombino e Cecina. I livelli di mercurio rilevati sono un rischio anche per la salute umana soprattutto per le categorie vulnerabili quali donne in stato di gravidanza, bambini e famiglie di pescatori che nutrendosi quotidianamente o più volte a settimana, di prodotti inquinati, introducono con la dieta elevate quantità di Hg.
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