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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03202016-223713


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BELCARI, IACOPO
URN
etd-03202016-223713
Titolo
Emergenze psichiatriche e doppia diagnosi. Il ruolo dell?eta
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Ciapparelli, Antonio
relatore Prof. Maremmani, Icro
Parole chiave
  • disturbo da uso di sostanze
  • doppia diagnosi
  • durata ricovero
  • giovani Vs anziani
  • malattia mentale
  • psicopatologia della tossicodipendenza
Data inizio appello
21/04/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La doppia diagnosi è descritta come la compresenza di due disturbi: uno tossicomane ed uno psichiatrico. Nell’urgenza psichiatrica è frequente osservare casi di doppia diagnosi con problematiche tossicomaniche legate all’intossicazione acuta. Dai dati presenti in Letteratura si evince che nelle condizioni di urgenza psichiatrica lo stato acuto di intossicazione da sostanze è causa di ricovero e di aggravamento psicopatologico soprattutto nella popolazione giovanile mentre, nella popolazione anziana, si evidenzierebbe un minor utilizzo di sostanze stupefacenti e una maggior frequenza di quadri depressivi, psicosi e disturbo bipolare.
Lo scopo primario di questo studio è valutare le differenze legate agli aspetti psicopatologici e addictogeni in pazienti ricoverati in regime di urgenza presso i reparti delle U.O. di Psichiatria 1 Universitaria dell’Azienda Ospedaliera Pisana, confrontando soggetti giovani e anziani. Scopo secondario è osservare se la presenza di doppia diagnosi sia in grado di discriminare i due gruppi del campione in esame.
Al momento del ricovero per una condizione di emergenza psichiatrica l’unica caratteristica in grado di distinguere i soggetti giovani da quelli anziani è la presenza di una doppia diagnosi (caratterizzata da un pregresso disturbo da uso di sostanze) e la durata del ricovero in giorni. Il gruppo dei giovani si caratterizza per una più elevata percentuale di doppia diagnosi e per una maggior durata del ricovero. Non emergono al contrario altre differenze per quanto riguarda le patologie presenti nel momento del ricovero sia sotto il profilo dell’Asse I che dell’Asse II di personalità e per l’uso delle sostanze voluttuarie. Ininfluenti nella differenziazione dei due gruppi risultano anche il livello di funzionamento generale e la gravità psicopatologica all’ingresso in trattamento così come all’uscita e il trattamento psicofarmacologico prescritto.
La presenza di un pregresso uso di sostanze e quindi di una doppia diagnosi appare come elemento distintivo del gruppo giovani da quello anziano, suggerendo come il modello additivo di comorbidità (malattia psichiatrica + tossicodipendenza) appaia riduzionistico ed eccessivamente semplificativo. Studi più recenti suggeriscono come alla base dell’addiction ci siano tratti temperamentali, cognitivi, emotivi e caratterizzanti i domini dell’umore dell’ansia e dell’impulsività. Tali aspetti predisporrebbero allo sviluppo di una dipendenza da sostanze, che deve essere considerata quindi come patologia a sé stante, con una sua propria psicopatologia che caratterizza quindi nell’individuo più un aspetto di tratto, che di stato. In conclusione, diventa importante evidenziare tali tratti anche nell’urgenza psichiatrica, senza limitarsi alla sola valutazione dell’azione intossicatoria o astinenziale delle sostanze al momento del ricovero.
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