• laguna
• eutrofizzazione
• macroalghe

Le lagune costiere sono soggette a crescenti fenomeni di eutrofizzazione, le cui conseguenze vengono accentuate dalla conformazione geomorfologica (bacini semichiusi) e idrologica (scarso ricambio idrico) propria di questi bacini.
L’eutrofizzazione induce un considerevole aumento della biomassa algale, con dominanza delle componenti opportuniste, che può culminare, nel periodo estivo, in gravi distrofie.
Una possibile soluzione adottata per contrastare le conseguenze dell’eutrofizzazione, per quanto attiene allo sviluppo delle macroalghe, è la raccolta e l’allontanamento delle loro masse, attraverso specifici battelli di grossa stazza.
Sono pochi gli studi condotti per stabilire l’efficacia di tale attività nella gestione degli ambienti eutrofici e per determinare l’impatto che essa può esercitare sull’ecosistema interessato.
Lo scopo principale di questa tesi di laurea è stato quello di comprendere cosa accade ai densi banchi macroalgali che subiscono il ripetuto passaggio dei battelli raccoglialghe, escludendo l’attività di asportazione delle masse algali. Sono state inoltre verificate le eventuali alterazioni che tale attività può esercitare sulle principali variabili chimico-fisiche e nutrizionali della colonna d’acqua e del sedimento.
La fase sperimentale è stata condotta nella Laguna di Orbetello, dove viene annualmente condotta la raccolta delle masse algali.
Il ripetuto disturbo causato dal passaggio del battello raccoglialghe su un banco algale ad elevata densità, senza che le masse vegetali venissero asportate, ha prodotto un notevole abbattimento della biomassa algale, in tempi relativamente brevi. Possono essere formulate varie ipotesi sulle possibili cause del collasso del banco algale: esse dovranno essere sottoposte a verifica sperimentale in studi successivi.
L’attività di risospensione del sedimento superficiale determinata dal passaggio dei battelli sembrerebbe contrastare, in accordo con precedenti studi, l’accumulo di materia organica nei sedimenti, proveniente dal decadimento delle masse algali. Questo impedirebbe l’insorgenza dei processi distrofici.
Il disturbo sedimentario non sembra, invece, aver prodotto importanti effetti evidenziabili in colonna d’acqua e nel sedimento stesso, almeno sulla base del piano sperimentale adottato.